Lunedì 23 Dicembre 2024

La Sicilia supera il tetto dei ricoveri in ospedale: numeri da zona gialla

La coda per il tampone davanti a una farmacia romana

La Sicilia si avvia all’uscita dalla zona bianca mentre la Sardegna - dopo il nuovo aumento di ricoverati per il virus nei reparti di area medica - apre nuove degenze e trasferisce medici e pazienti. Con l’area gialla che incombe sulle due Isole, le regioni corrono ai ripari per scongiurare chiusure. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 17 agosto, le cifre peggiori arrivano dalla Sicilia, che ha sforato la soglia massima (15 per cento) dei ricoveri ordinari Covid per restare in bianca: è al 17%, già oltre di 2 punti, e al ritmo dell’aumento di un punto al giorno (ieri era al 16%), mentre sulle intensive ha raggiunto il limite fissato del 10%: in questo caso con l’eventuale superamento di entrambe le soglie e l'incidenza ben superiore al tetto dei 50 casi ogni 100 mila abitanti, la zona gialla scatterebbe tassativamente. Si avvicinano al rischio anche la Calabria (14% in area non critica, ma per fortuna al 7% per la rianimazione) e la Sardegna, rispettivamente a 10% (anche qui sale di un punto al giorno) e 9%. Sulle intensive è stabile il Lazio con il 7% ed in crescita Friuli Venezia Giulia (4%) e Piemonte (2%). E in Sicilia, già alle prese con i numeri peggiori tra le Regioni, c'è anche il «costante aumento dei tamponi antigenici acquistati dai cittadini nelle farmacie per uso personale ma dei quali non c'è tracciabilità», denuncia il segretario nazionale di Federfarma, il palermitano Roberto Tobia, che aggiunge: «Cresce anche il numero dei positivi nei controlli effettuati direttamente nelle farmacie siciliane dal personale specializzato ma in questo caso chiunque viene poi schedato con le informazioni inserite in piattaforma. Il fai-da-te presenta un rischio alto, in pochi si autodenunciano in caso di positività». Federfarma ha anche segnalato i troppi ritardi nel caricamento delle informazioni per i green pass dei pazienti negativi al tampone nella regione: «La piattaforma - riferisce - si blocca ogni cinque minuti. Solo ieri un paziente ha dovuto aspettare 4 ore, dalle 19.30 alle 23.30, prima di potere andare via. Così non va». Sono invece circa duemila le segnalazioni raccolte dal 10 agosto dall’Asl Bari da parte di cittadini che sono stati vaccinati contro il Covid ma non riescono a ottenere il green pass. Con ricoveri e contagi in aumento in Italia, proseguono nelle ultime ore le feste abusive e i rave party in diverse zone turistiche, da Stromboli a Rimini passando per l’Alessandrino, nonostante il decreto, che non prevede la ripartenza le sale da ballo. «Sull'apertura delle discoteche - riflette il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - a mio avviso abbiamo fatto un errore. Sarebbe stato opportuno, una volta stabilito che il green pass era uno strumento a garanzia della sicurezza e della tracciabilità, riaprire gradualmente le discoteche», anche contro fenomeni di autogestione e per opportunità di fare screening. In Piemonte le forze dell’ordine, in quattro giorni, sono riuscite a sventare un rave party che si stava organizzando a Monferrato dopo il controllo di trecento persone provenienti da ogni parte d’Europa. Nel Riminese sono stati invece posti i sigilli alla quarta discoteca in tre giorni: durante i controlli la polizia si è trovata in mezzo a calca e assembramenti e di fronte al mancato utilizzo delle mascherine. Una festa abusiva con circa trecento partecipanti sarebbe stata organizzata in una discoteca a Stromboli, nelle Eolie, che risultava chiusa da due anni. La struttura è stata vandalizzata e la festa sarebbe stata interrotta dopo una rissa scoppiata tra alcuni dei presenti. I proprietari, informati dell’accaduto l’indomani, hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Dopo il concerto di Salmo in Sardegna, sprezzante di ogni normativa contro il contagio da Covid, anche allo show di Manu Chao, il 16 agosto a Cerveteri, le disposizioni volte a limitare la diffusione del virus, a un certo punto, sono venute meno. Il concerto dell’Etruria Eco Festival era iniziato regolarmente con il controllo del green pass e gli spettatori seduti ai loro posti. Dopo alcune sanzioni, però, decine di persone si sono accalcate sotto il palco a ballare senza mascherine né distanziamento. Per ristabilire l’ordine è intervenuto il sindaco Alessio Pascucci che, salito sul palco, ha chiesto rispetto per le vittime di Covid e minacciato di interrompere lo spettacolo se le persone non fossero tornate sedute ai loro posti. Nel Barese, il sindaco di Locorotondo ha consegnato agli agenti foto e video che mostrerebbero un gruppo di persone che, durante i festeggiamenti per San Rocco, avrebbe avuto accesso all’area giostre mostrando falsi green pass.

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