Intitolare una piazza milanese a Gino Strada: la chiedono in tanti, per ricordare il fondatore di Emergency deceduto ieri in Normandia. E Roberto Di Stefano, il sindaco di centrodestra di Sesto San Giovanni, dove il chirurgo era nato 73 anni fa, annuncia che domanderà al prefetto una deroga per intitolargli un luogo pubblico, "trattandosi di una personalità scomparsa da meno di dieci anni". A Milano, la petizione lanciata da Maria Teresa Mauri su Change.org vorrebbe cambiare nome quanto prima, prima anche dei funerali, a piazzale Cadorna: "Come mi piacerebbe - si legge - che piazzale Luigi Cadorna, capo di Stato maggiore del regio esercito italiano durante la Prima guerra mondiale responsabile dei 13 assalti all'arma bianca sull'Isonzo che generarono il massacro di decine di migliaia di ragazzi italiani e la disfatta di Caporetto...che il piazzale cambiasse nome". La proposta ha trovato d'accordo anche i Sentinelli di Milano, che l'hanno rilanciata. "Sarebbe bello che in tempi rapidi si possa dedicargli qualcosa di particolarmente significativo". Come un parco, richiesta che Enrico Mentana fa al sindaco Beppe Sala. "Mi prenderò un po' di tempo per riflettere su cosa sarà meglio fare" risponde Sala spiegando che "c'è da riflettere se sia meglio un parco piuttosto che una piazza o un ospedale. Alla fine Gino era un po' un patrimonio della città quindi, al di là delle petizioni, bisogna un po' sentire l'umore della città". Se è "sicuro che Milano troverà il miglior modo per ricordare Gino Strada, intitolandogli un luogo" l'eurodeputato Pd Pierfrancesco Majorino crede però che per onorare la sua memoria si possa fare qualcosa di più, ovvero "cancellare la vergogna dei campi di concentramento in Libia". Il modo migliore per salutarlo lo conosce la figlia Cecilia, che dalla ResQ-saving people ha postato il video del salvataggio realizzato ieri. Il primo portato a termine dalla spedizione, proprio nel giorno della morte del fondatore di Emergency, cui è stato dedicato il salvataggio. "Una vita andava via, ottantaquattro vite salivano a bordo. In salvo. E mi sembra un buon modo di salutarlo. Ciao papi. Buon vento, mare calmo". Anche a Emergency, all'esterno della cui sede qualcuno ha lasciato dei fiori, stanno pensando al modo migliore per permettere a chi lo desidera di dare a Gino un ultimo saluto. Bisognerà però aspettare il rientro - previsto per la prossima settimana - della salma dalla Francia. Ma il Comune ha già spiegato di essere pronto a mettere a disposizione uno spazio, anche se l'ultima parola spetta all'associazione e alla famiglia. "Quello che c'è da fare - assicura Sala - lo faremo". Non è solo Milano però a ricordare Strada: oggi la bandiera della pace e quella di Emergency sono state affisse al balcone del Comune di Bologna. E Prato organizzerà un evento in autunno per ricordarne il lavoro, con l'intenzione poi di intitolargli un luogo pubblico. In Basilicata, invece, una petizione della Cgil chiede la rimozione del dg dell'Arpab, Antonio Tisci, per aver scritto "parole offensive verso la memoria e i meriti" del fondatore di Emergency.