Martedì 24 Dicembre 2024

Mafia: la voce del super latitante Messina Denaro nella registrazione di un’udienza

Con un documento audio inedito il Tg1 ha fatto sentire la voce del boss della mafia Matteo Messina Denaro. L'audio risale al 1993, poco prima della latitanza, ed è contenuto in una cassetta che è rimasta "sepolta" per anni nell’archivio del tribunale di Marsala, tornata alla luce grazie all’azione dell’associazione antimafia Rita Atria. In tribunale come testimone, a Messina Denaro viene chiesto se ricorda di essere stato interrogato dalla squadra mobile in seguito a un omicidio a Partanna, nel suo mandamento. "In quel periodo ho fatto decine di interrogatori per ogni omicidio che è accaduto", risponde il boss. In un altro passaggio, Messina Denaro ricorda un episodio: "Stiamo per salire in macchina e l’Accardo mi dice di non prenderla". Dopo aver fatto ascoltare la registrazione, il Tg1 ha intervistato Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia. "Sentire la voce di Messina Denaro è qualcosa di molto importante, tuttavia devo dire che nei suoi confronti le indagini si sviluppano da oltre un ventennio, quindi è evidente che Ros, Polizia e Scico hanno documenti anche sonori idonei a fare comparazioni", ha detto De Raho. "E' impoprtante acquisire questo tipo di documenti per fare confronti - ha aggiunto - Le attività sono enormi, negli ultimi anni sono stati arrestati centinaia appartenenti a cosa nostra" legati al boss "e sono quasi 3 mld di euro i beni sequestrati nell’ambito di questa indagine. E’ una rete enorme che si supporta attraverso elementi appartenenti all’organizzazione e che costituisce la rete di fiducia del latitante". In merito alle speranze di catturarlo dopo quasi 30 anni di latitanza, De Raho risponde: "Già due anni fa lo avevo detto, ritenevo che potesse avvenire quell'anno. E’ certo che l'impegno che lo Stato sta investendo è enorme. Ci sono tanti filoni investigativi coordinati dal procuratore distrettuale di Palermo, quindi vi è uno sviluppo investigativo enorme e su questo tutti poniamo grande affidamento".

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