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Incendi in Sicilia, autobotti troppo vecchie e le gare d'appalto finiscono al Tar

Un parco automezzi troppo vecchio e in precarie condizioni e una gara da 25 milioni di euro per l’acquisto di nuove autobotti che non si riesce a portare a bordo. Ed è uno dei principali motivi per cui la lotta agli incendi da terra non riesce a decollare.

I mezzi utilizzati dal servizio antincendio in Sicilia sono in totale 492: 155, che trasportano 400 litri di acqua, sono stati immatricolati tra il 2000 e il 2007; 57 autobotti trasportano 700 litri ed hanno un’anzianità di circa 15 anni; 172 con capienza da 1.000 litri ciascuno sono stati targati 45 tra il 1989 e il 1991,108 tra il 2011 e il 2014 e 19 nel 2005; 76 automezzi, con una capienza di 3 mila e 4 mila litri di acqua, risalgano ad un periodo compreso tra il 1998 e il 2004 e 32, che trasportano 7/8 mila litri, furono acquistati tra il 1998 e il 2003.

Questi dati - scrive Rino Canzoneri sul Giornale di Sicilia oggi in edicola - si riferiscono al 2019. La situazione oggi è sicuramente peggiorata perché alcuni sono stati rottamati e di nuovi non ne sono stati acquistati. Se ne deduce che i mezzi più recenti (solo 12) hanno 7 anni e poi ci sono quelli di 10, 14, 21 e 31 anni.

“Alcuni automezzi non rispettano più le recenti norme di sicurezza”, esponendo chi li guida e i componenti delle squadre antincendio che vengono trasportati a situazioni di pericolo.

I soldi (fondi comunitari) ci sono da diversi anni. Ma la Regione non riesce a spenderli: due gare sono già andate in fumo e, dopo nove mesi, si è costretti a ricominciare tutto daccapo.

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