Non ci sarà più il giallo, «né l’arancione o il rosso, ma aree di contenimento con restrizioni più o meno forti a seconda del rischio epidemiologico calcolato dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid in Sicilia, basato, oltre che sul numero dei ricoverati, su quello dei contagiati e dei vaccinati». L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, come scrive Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, conferma così quanto prospettato la settimana scorsa: «Per stabilire nuove, eventuali misure a livello territoriale, andremo oltre il sistema dei colori» e oltre il solo criterio del tasso di saturazione ospedaliera stabilito da Roma, «decidendo caso per caso sulla base di quanto indicheranno i nostri esperti in un documento pronto a breve».
Si tratta della linea suggerita dai componenti del Cts Antonello Giarratano, direttore dell’Unità di rianimazione del Policlinico di Palermo, e Cristoforo Pomara, primario di Medicina legale al Policlinico di Catania, ossia ancorare le misure di contenimento al combinato disposto di nuovi contagi e residenti vaccinati, secondo l’esempio di Giarratano: «Se un comune ha più del 70% di immunizzati, non ha senso inasprire le regole anche quando i contagi dovessero aumentare. Viceversa, se solo il 35% è immunizzato e i positivi crescono, allora bisogna provvedere».
Tra questi due estremi, gli esperti indicheranno le percentuali per adottare decisioni ad hoc, ma nell’attesa si può già azzardare qualche ipotesi. Gela e Favara, rosse fino a pochi giorni fa, potrebbero tornare in un semi-lockdown più o meno sfumato, considerando le rispettive quote di attuali positivi e di popolazione vaccinata: oltre 600 contagi su poco più del 55% di immunizzati per Gela, 245 su 65% per Favara. Nel mirino finirebbero anche Vittoria e Santa Croce Camerina, nel Ragusano, altra provincia sorvegliata speciale per l’incidenza settimanale del virus. Vittoria conta infatti 400 positivi e circa il 55% di immunizzati, Santa Croce Camerina 135 casi e il 58% di vaccinati. Pochi rischi, invece, nel Palermitano, dove la maggior parte dei comuni (capoluogo compreso) ha oltre il 70% di immunizzati.
Restando nel campo delle ipotesi, e considerando stavolta solo il tasso di saturazione ospedaliera, ovvero le soglie critiche fissate da Roma per entrare in giallo, pari al 15% in area medica e al 10% in Rianimazione, la Sicilia potrebbe lasciare il bianco già prima di Ferragosto. A prevederlo, interpellato dal Giornale di Sicilia, è Giovanni Sebastiani, matematico dell’Istituto per le Applicazioni: del Calcolo «Mauro Picone» del Cnr, ma il condizionale è d’obbligo e ruota intorno alla crescita dei positivi, «che nell’Isola risulta in frenata e dovrebbe raggiungere il picco tra 3-5 giorni». Le prospettive legate al numero di ricoveri vengono spiegate nell'articolo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola.
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