Giovedì 19 Dicembre 2024

Coronavirus, la Sicilia torna in rosso nelle mappe di rischio dell'Ue

Sicilia e Sardegna tornano in rosso nelle mappe aggiornate pubblicate oggi dall’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che vede un aumento dei casi almeno in mezza Europa. La maggior parte dell’Italia vira in giallo, mentre restano verdi soltanto Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata al Sud, e Valle d’Aosta e Piemonte al Nord. La Spagna è quasi interamente rosso scuro, e rossa la maggior parte di Grecia e Francia. «Il Sars-CoV-2 è endemico nelle comunità di tutta l’Ue, comprese le aree colpite dalle inondazioni» di due settimane fa e «la probabilità che ne aumenti la circolazione nelle aree colpite dalle inondazioni è elevata». E’ quanto affermano gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nel rapporto di valutazione del rischio di diffusione di malattie infettive a seguito delle piogge estreme e delle inondazioni che hanno colpito la Germania, il Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo. Nel contesto del disastro naturale, «gli ulteriori fattori che possono contribuire all’aumento del rischio di contrarre il Covid-19 includono la potenziale interruzione dei programmi di test e tracciamento e le difficoltà di attuazione delle misure di isolamento e quarantena», si legge ancora nel documento. «In queste aree - hanno precisato gli esperti - dato l’aumento del rischio di un’ulteriore diffusione del Covid-19 a causa delle condizioni locali, dovrebbero essere prioritari gli sforzi per garantire la fornitura di vaccini e per facilitare l’accesso alla vaccinazione, in particolare se le comunità sono sfollate in rifugi comunali o case plurifamiliari». «Le iniziative possono includere unità mobili di vaccinazione, vaccinazione drop-in, pianificazione flessibile e strategie di consegna alla comunità». «Se la capacità viene ridotta - si sottolinea nel rapporto - occorre dare priorità ai gruppi a rischio».  

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