Giovedì 19 Dicembre 2024

Crescono i contagi, ma ecco perchè la Sicilia resta in zona bianca col nuovo decreto Covid

I vecchi parametri per la definizione dei colori avrebbero riportato 4 regioni italiane in zona gialla già lunedì prossimo. Fra queste anche la Sicilia dove l'incidenza ha raggiunto i 64 contagi ogni 100mila abitanti. Peggio dell'Isola solo Sardegna con 82, Lazio e Veneto con 68. Queste 4 regioni hanno dunque superato la soglia dei 50 casi che fino a ieri imponevano il passaggio automatico in zona gialla. Il nuovo decreto, approvato ieri dal consiglio dei ministri, consente però di superare questi parametri mantenendo di fatto tutta l'Italia in zona bianca, almeno per il momento.

I nuovi parametri

Cambiano i parametri per l'ingresso delle Regioni nelle fasce di rischio con più restrizioni. Resta di 50 per 100mila abitanti l'incidenza per passare dalla zona bianca alla zona gialla ma adesso saranno determinanti gli indicatori ospedalieri cioè l'occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche. Il nuovo decreto definisce le soglie massime di ospedalizzazione che determineranno, più dell'incidenza, l'assegnazione dei colori alle regioni: sotto il 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sotto il 15% nei reparti ordinari si resta in zona bianca, oltre quella soglia si va in gialla. Sforando invece rispettivamente con il 20 e 30% si passa in arancione e con 30 e il 40% c'è la zona rossa.

I dati della Sicilia

Secondo l'ultimo bollettino, quello diffuso ieri, sono 520 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 13.152 tamponi processati. L'incidenza dunque sfiora il 4%. L'isola resta terza per i nuovi contagi giornalieri in Italia dopo Lazio e Veneto e tallonata da Lombardia e Toscana. L'incidenza, come detto, ha raggiunto i 64 contagi ogni 100mila abitanti. Sul fronte ospedaliero risulta occupato il 3,4% delle terapie intensive e il 5,3% dei reparti ordinari, numeri che dunque consentono all'Isola di mantenere la zona bianca perchè ben al di sotto delle soglie del 10% e del 15%.

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