In Italia il 50,21% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale, pari a 27.120.766 di persone. Complessivamente sono 61.543.227 le dosi di vaccino somministrate, il 92.9% del totale di quelle consegnate pari finora a 66.259.046 (nel dettaglio 45.182.557 Pfizer/BioNTech, 6.953.754 Moderna, 11.858.101 Vaxzevria-Astrazeneca e 2.264.634 Janssen). È quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza aggiornato alle 06.09 di oggi. In Italia riprende a crescere il ritmo della campagna vaccinale, ma negli ultimi giorni la stragrande maggioranza delle dosi somministrate sono richiami, mentre i contagi crescono sospinti dalla sempre più diffusa variante Delta. I vaccini a mRNA (prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna) sono i più utilizzati e per di più adesso servono per completare la vaccinazione di chi come prima dose aveva ricevuto AstraZeneca, basato sulla tecnologia a vettore virale. La fiducia in questo vaccino è stata gradualmente erosa. Lo scetticismo ha influenzato anche l’altro vaccino disponibile e basato a vettore virale, prodotto da Johnson&Johnson. Considerato una svolta per la campagna vaccinale perchè monodose, al momento è il meno utilizzato: il 43% delle dosi è inutilizzato, circa 975mila dosi. Per rendere l’idea, solo il 4% delle dosi Pfizer è inutilizzato ma perchè tenute di scorta. In più, è forte il dubbio che tante persone stiano posticipando il vaccino per evitare di fare il richiamo in vacanza, nel mese di agosto. Ecco spiegato il crollo delle prime dosi: è dal 9 luglio che le seconde dosi superano quota 470mila e che le prime si attestano al di sotto delle 100mila (ad eccezione dell’11 luglio in cui sono state fatte meno somministrazioni, circa 354mila seconde dosi e 54mila prime dosi). Le seconde dosi stanno però facendo crescere la media giornaliera, negli ultimi sette giorni salita a 549mila dosi.