C'è anche la Sicilia tra le 6 Regioni e due le province autonome classificate a rischio moderato nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Oltre all'isola, quelle sotto "osservazione" sono Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e le due province di Trento e Bolzano. "Nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%: i ricoverati passano da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). L’occupazione in aree mediche scende ulteriormente (2%) e i ricoverati passano da 1.676 (29/06/2021) a 1.271 (06/07/2021)", spiega in una nota l'Iss. Nell'ultima settimana, nell'Isola i contagi vanno gradualmente aumentando: +17%. Una crescita relativamente "moderata" ma che inizia a destare qualche preoccupazione. Nel bollettino di ieri, tra le prime 10 province italiane con incidenza più alta quattro sono siciliane: Caltanissetta, che è maglia nera nazionale con 77 casi per 100 mila abitanti, Ragusa con 32, Enna con 29 e Trapani con 23. In crescita anche i dati a Catania, Messina e Palermo, seppur a livelli ancora abbastanza bassi. Il tasso di positività si attesta sopra l’1,8% quasi raddoppiando rispetto agli ultimi giorni e la Sicilia torna in testa al nuovo contagio giornaliero in Italia. A preoccupare è soprattutto la variante Delta, che sta iniziando a diffondersi nel Paese e anche in Sicilia. All'aeroporto di Palermo sono stati rilevati quindici nuovi casi di variante Delta diagnosticati nel giro di tre giorni. Tutti casi di «importazione», trovati positivi all’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, provenienti dalla Spagna, in particolare da Formentera, o dal Portogallo. Sono tutti giovanissimi, tra i 19 e 22 anni. Al netto dei 15 migranti del Bangladesh risultati contagiati giorni fa a Lampedusa, la maggior parte dei circa 50 casi Delta emersi finora tra Palermo e Agrigento sono transitati dall’aeroscalo Falcone e Borsellino, provenienti soprattutto dal Paese iberico e sintomatici all’arrivo.