Venerdì 15 Novembre 2024

Covid: in Italia più casi di variante Delta e Kappa, l'Rt scende ancora e regioni a rischio basso

Nuovi positivi in diminuzione in tutta Italia ma la proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti delta e kappa (la seconda faceva parte della famiglia della variate delta ed è ora distinta) è in aumento in Italia. Lo indica la bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. La maggior parte di questi casi è attribuibili a focolai circoscritti in varie parti del paese. I tecnici nel documento chiedono, visto l'aumento dei casi anche in paesi con alta copertura vaccinale, un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi e un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli. In leggero calo l’indice Rt in Italia, sceso allo 0,63 contro lo 0,69 della scorsa settimana. È quanto emerge dalle valutazioni della Cabina di Regia per il monitoraggio settimanale dell’epidemia Covid, riunita questa mattina. Ancora in calo anche l’incidenza, scesa da 11 casi settimanali per centomila abitanti a 9 casi per centomila. Nell’ultima settimana di monitoraggio tutte le Regioni sono classificate a rischio basso, e tutte hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva - si legge nel documento - è 3%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (22/06/2021) a 240 (29/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (3%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.289 (22/06/2021) a 1.676 (29/06/2021)". Due Regioni, Sardegna e Puglia, riportano una allerta di resilienza, nessuna Regione riporta molteplici allerte. Infine "si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (1.578 vs 2.407 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (37,4% vs 39,5% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,8% vs 35,5%)", mentre "il 26,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening".

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