Depositato oggi il dispositivo con cui il gup di Termini Imerese ha prosciolto 57 persone e ne ha rinviato a giudizio 17 persone. L'inchiesta per voto di scambio che avrebbe interessato le elezioni regionali del 2017 e alcune elezioni amministrative dello stesso anno, aveva accertato anche reati contro la pubblica amministrazione come quello di turbativa d'asta. Inizialmente gli indagati nell'indagine denominata Voto Connection erano 87.
Durante il lockdown, per accogliere indagati e avvocati nel rispetto delle regole sul distanziamento la presidenza del tribunale aveva affittato il teatro Eden a Termini Imerese per lo svolgimento dell'udienza preliminare.
La sentenza della Cassazione del 2020 che vieta l'uso di intercettazioni disposte in procedimenti diversi ha di fatto compromesso l'indagine sul voto di scambio determinando il proscioglimento di gran parte degli imputati accusati di compravendita di voti. Hanno retto al vaglio del gup solo ipotesi di reato "minori".
Quelle conversazioni telefoniche, infatti, come scrive Vincenzo Russo sul Giornale di Sicilia in edicola, erano state già utilizzate in un altro procedimento sui "furbetti del cartellino". Per valersi di quei dialoghi registrati che parlavano di voti pilotati il pm avrebbe dovuto chiedere le autorizzazioni, cosa che non fece.
I prosciolti dall'accusa di voto di scambio
Salvino Caputo, ex sindaco di Monreale, Mario Caputo, deputato regionale, Benito Vercio, Stefano Vinci, Michele Galioto, Agostino Rio, Francesco Giunta, Fabio Maciocia, Santina Sodaro, Giovanna Muscarella, Pietro Corso, Angelo Scaglione, Toto Cordaro, assessore regionale al Territorio, Vito Patanella, Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima all'Ars, Salvatore Cammarata, Salvatore Carollo, Mario Faso, Teresa Macaluso, Davide Saija, Salvatore Pecoraro, Dario Guercio, Maurizio Angelo Sgroi, Rossella D'Agostino, Giacomo Imburgia, Alessandro Pagano, deputato nazionale della Lega, Angelo Gioacchino, Gaetano Attaguile, deputato nazionale della Lega, Antonello Ambra, Gioacchino Orlando, Giuseppe Ferrarello, ex sindaco di Gangi, Francesco Paolo Migliazzo,, Santina Giaconia, Carmela Russo, Annalisa Semola, Giuseppina La Placa, Maurizio Nasello, Emanuele Nasello, Antonino Spitale, Roberto Quattrocchi, Fabio Salerno, Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione, Giuseppe Campagna, Filippo Maria Tripoli, sindaco di Bagheria, Francesca Vercio, Nicolò La Corte, Calogero Sferlazza, Paolo Scibetta, Maria Vittoria Rotino, Alberto Roma, Giovanni Antista, Mimma Vazzano, Carmelo Di Rosa, Michele Crivello, Giuseppe Sudano, Giuseppe Anastasio, Vincenzo Aliseo, Maria Bellavia.
Rinviati a giudizio per reati diversi dal voto di scambio
Salvatore Caputo, Michele Galioto, Agostino Rio, Francesco Giunta, Fabio Maciocia, Angelo Scaglione, Antonino Butera, Liborio Pusateri, Salvatore Cammarata, Teresa Macaluso, Gioacchino Orlando, Giuseppe Ferrarello, Santo Barreca, Anselmo Placenti, Salvatore Ferraro, Vincenzo Sillitti, Giuseppe Campagna.
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