AstraZeneca solo per gli over 60, seconda dose Pfizer per tutti gli altri: in arrivo il parere del Cts
Chi ha meno di 60 anni e ha avuto la prima dose di Astrazeneca farà il richiamo con il vaccino a Mrna. E' l'orientamento del Comitato tecnico scientifico, secondo quanto si apprende, che sarà formalizzato nelle prossime ore, anche se al momento gli esperti stanno ancora discutendo sulla soglia di età sotto la quale il richiamo sarà con Pfizer e Moderna e che potrebbe essere tra i 40 e i 60 anni. Per la seconda dose, sottolineano infatti i tecnici, è raccomandato continuare a usare Astrazeneca per chi ha più di 60 anni. Sotto questa soglia, per un principio di massima cautela, è invece raccomandabile l'utilizzo di un vaccino a Mrna. Il miglioramento della situazione epidemiologica e la maggiore disponibilità dei vaccini a Mrna, tenuto conto del principio di massima cautela, consentono di "rafforzare la raccomandazione" di utilizzare il vaccino di Astrazeneca per i soggetti con più di 60 anni. Gli esperti ribadiranno inoltre che nei soggetti di età inferiore ai 60 anni è raccomandata la somministrazione dei vaccini a Mrna.
L'Ema
Il comitato per la sicurezza dell'Ema ha concluso che le persone che in precedenza hanno avuto la sindrome da aumentata permeabilità capillare non devono essere vaccinate col siero di AstraZeneca. La sindrome, spiega Ema, è una condizione molto rara e grave che causa perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni (capillari), con conseguente gonfiore principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, ispessimento del sangue e bassi livelli di albumina nel sangue. Ema continua l'analisi sulle segnalazioni di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione della membrana intorno al cuore) in un piccolo numero di persone dopo la vaccinazione con sieri Covid-19. Infine, Ema raccomanda di aggiornare le informazioni sul trattamento Veklury (remdesivir) per includere la bradicardia come reazione avversa di frequenza sconosciuta per questo medicinale.