Ex Ilva, l'avvocato Piero Amara risponde al gip: "Ribadita la collaborazione con la giustizia"
L’avvocato Piero Amara «ha risposto ampiamente» al gip Antonello Amodeo, «anche nella non condivisione dell’impianto giuridico dell’ordinanza di custodia cautelare». Lo ha detto l’avvocato difensore, Salvino Mondello, parlando con i giornalisti all’uscita dal carcere di Potenza dove si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. «Amara - ha aggiunto Mondello - ha precisato i fatti, come sempre ribadendo la sua collaborazione con la giustizia, che ha fatto in tutte le sedi». «Amara - ha aggiunto Mondello, che era insieme all’avvocato Francesco Montali - ha dato un quadro di ricostruzione che, almeno per quanto lo riguarda, è diverso da quello che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare. Ed è disponibile a qualunque ulteriore approfondimento». L’avvocato Amara, quindi, rispondendo al gip potentino, ha «escluso il concorso in corruzione di quel giudice»: il riferimento è all’ex procuratore di Trani e Taranto, Carlo Mario Capristo, per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora a Bari. «Naturalmente non ce l'aspettavamo, fronteggeremo anche questa, ma con serenità, sapendo di dare il nostro contributo per la chiarezza dei fatti», hanno detto gli avvocati difensori di Piero Amara parlando con i giornalisti all’uscita dal carcere di Potenza dove si è tenuto l'interrogatorio di garanzia. I due legali hanno inoltre sottolineato che la misura di custodia cautelare in carcere «non è in linea con un atteggiamento collaborativo» che Amara «ha avuto anche in altra sede. Dopo di che, Amara ha riferito tante di quelle soluzioni - hanno concluso Mondello e Montali - che ovviamente non può essere scioccato» dal nuovo arresto. «Si tratta - ha aggiunto Montali - di fatti, peraltro vecchi, sui quali abbiamo già risposto più volte, davanti a tutte le autorità giudiziarie senza mai nascondere nulla. Daremo il nostro contributo anche qui a Potenza, come abbiamo sempre fatto». Montali ha infine evidenziato che «ad oggi non ci sono questione di competenza» dei magistrati potentini.