In vista dell’estate, e grazie al progresso della campagna vaccinale, la Commissione europea ha pubblicato nuove raccomandazioni agli Stati membri per allentare le restrizioni dei viaggi tra Stati Ue.
Nel dettaglio, le persone completamente vaccinate e in possesso del certificato digitale Covid Ue dovrebbero essere esentate dai test di viaggio o dalla quarantena a partire da 14 giorni dopo aver ricevuto l’ultima dose.
L’esenzione dalle restrizioni dovrebbe includere anche le persone guarite che hanno ricevuto una singola dose di un vaccino a doppia dose. Laddove gli Stati membri accettino la prova della vaccinazione al fine di derogare alle restrizioni alla libera circolazione anche in altre situazioni, ad esempio dopo la somministrazione di una sola dose, le esenzioni dovrebbero essere applicate alle stesse condizioni, a chi è in possesso dei certificati di vaccinazione, senza discriminazioni di nazionalità.
Per garantire l’unità familiare, i minori che viaggiano con i genitori dovrebbero essere esentati dalla quarantena quando i genitori non devono sottoporsi a quarantena, ad esempio perché vaccinati. Anche i bambini sotto i 6 anni dovrebbero essere esentati dai test relativi al viaggio.
Inoltre, le persone guarite dal Covid, titolari di un certificato, dovrebbero essere esonerate dai test relativi al viaggio o dalla quarantena nei 180 giorni dopo il test Pcr positivo.
Per i viaggiatori non vaccinati in arrivo da zone verdi, secondo le mappe della diffusione della pandemia di Covid-19 aggiornate ogni settimana dell’Ecdc, non sono previste restrizioni. Per gli arrivi da zone arancioni, gli Stati membri potrebbero richiedere un test prima della partenza (antigenico rapido o Pcr).
A chi proviene dalle zone rosse gli Stati membri potrebbero richiedere di sottoporsi a quarantena, a meno che non disponga di un test prima della partenza (antigenico rapido o Pcr). Restano fortemente sconsigliati i viaggi non essenziali dalle zone rosso scuro. La Commissione propone inoltre di adeguare le soglie della mappa dell’Ecdc in considerazione della situazione epidemiologica e dei progressi della campagna vaccinale. Per le aree contrassegnate in arancione la proposta è di aumentare la soglia del tasso cumulativo di notifica dei casi Covid-19 di 14 giorni da 50 a 75. Analogamente, per le aree rosse la proposta è di regolare l’intervallo di soglia dagli attuali 50-150 al nuovo 75-150.
La Commissione propone infine un periodo di validità standard per i test: 72 ore per i test Pcr e, ove accettato da uno Stato membro, 48 ore per i test antigenici rapidi.
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