Il green pass, la "certificazione verde Covid-19", ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale. Ma potrà essere rilasciato "anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino" e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino "alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale". Sono le principali novità in merito al "pass verde" introdotte dal nuovo decreto legge Covid, firmato ieri sera dal capo dello Stato.
Green Pass, i requisiti: le novità del nuovo decreto
Il certificato verde attesta come il cittadino abbia completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19 e qui sta la novità del nuovo decreto, che dà la possibilità di ottenerlo anche dopo la prima. Altro requisito per il green pass è essere guarito dall’infezione (in questo caso la guarigione corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo). Valido anche il referto di un tampone molecolare o antigenico rapido che sia negativo ed effettuato nelle 48 ore antecedenti.
Quando serve il Green Pass
Il green pass quest'estate farà compagnia agli italiani praticamente in qualsiasi spostamento, viaggio o evento a cui voglio prendere parte. Dalle vacanze a matrimoni e prime comunioni, il documento diventa una sorta di "passepartout". Nel dettaglio, il certificato verde servirà per spostarsi tra regioni di colore diverso (attualmente, senza la certificazione, è possibile farlo soltanto tra regioni gialle), partecipare ad alcuni eventi per i quali è prevista la presenza di un pubblico, ma anche fiere, congressi e convegni. E soprattutto, sarà necessario anche per partecipare a cerimonie civili e religiose, matrimoni, battesimi e prime comunioni.
A chi richiedere il green pass
La «certificazione verde» può essere richiesta direttamente ai soggetti autorizzati. In caso di vaccinazione la rilascia, in formato digitale o cartaceo, la struttura sanitaria o l’Asp dove è avvenuta la somministrazione. Se guariti dal Covid, lo rilascerà il medico di medicina generale oppure la struttura ospedaliera dove si è stati curati. Nel caso di certificazione per tampone negativo (molecolare o antigenico), viene rilasciata dal laboratorio dove è stato effettuato.
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