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Già in vigore il coprifuoco alle 23, ma nuove regole entro l'estate: 6 regioni sognano la zona bianca

Il coprifuoco slitta dalle 22 alle 23. La nuova misura è già in vigore come prevede il decreto sulle riapertura firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Dunque c'è un'ora in più prima del "tutti a casa" di cui beneficeranno soprattutto i ristoranti che aprono la sera.

La modifica all'orario del coprifuoco, scattato già da ieri sera, è la prima di una serie di novità che arriveranno da qui a un mese. All'inizio di giugno, infatti, ci potrebbe essere un nuovo tagliando alle misure approvate dal Consiglio dei ministri di lunedì e, se la curva del virus continuerà la sua discesa, potrebbero essere rivalutate alcune scelte fatte.

Con il nuovo decreto che posticipa il coprifuoco alle 23 per poi cancellarlo definitivamente dal 21 giugno e definisce il nuovo programma delle riaperture, il governo guarda agli scenari delle prossime settimane. E le Regioni, dopo aver ottenuto il cambio dei parametri che definiscono i colori delle zone, hanno già individuato il nuovo fronte sul quale concentrare il pressing: superare quel sistema dei colori che dallo scorso novembre regola la vita di milioni di italiani.

L'ipotesi di una nuova verifica tra la fine di maggio e l'inizio di giugno è stata messa sul tavolo nel corso della cabina di regia con il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma non si sarebbe parlato né dei possibili interventi né - tantomeno - di date precise. Anche perché il premier è stato chiaro: dobbiamo procedere con gradualità per capire quali sono le attività che più incidono sull'aumento dei contagi.

Con il nuovo decreto sono già stati decisi una serie di interventi che hanno anticipato la ripartenza di alcuni settori rispetto a quanto deciso ad aprile: le palestre riapriranno lunedì 24 maggio e non il 1 giugno, i centri commerciali nel week end già da sabato 22, i parchi tematici il 15 giugno e non il 1 luglio, i ristoranti al chiuso potranno lavorare anche la sera e non solo a pranzo dal 1 giugno.

Tra le regioni è partita anche la corsa per passare in zona bianca, dove si entra con un rischio basso e un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti mantenuta per 3 settimane consecutive. Stando alle norme in vigore, però, prima del 7 giugno nessuna potrà andarci: il primo monitoraggio nel quale tre regioni - Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna - hanno dati da bianca è quello del 14 maggio. A partire da quella data, le tre settimane scadono venerdì 4 giugno e dunque, le successive ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbero scattare dal 7 giugno. Altre tre, Abruzzo, Veneto e Liguria, dovrebbero avere l'incidenza da zona bianca a partire dal monitoraggio che arriverà venerdì e per loro il passaggio, se manterranno il dato, dovrebbe avvenire il 14 giugno.

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