Sono 24.502.646 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’89,4% del totale di quelle consegnate, che sono finora 27.402.180: nel dettaglio 17.807.400 Pfizer/BioNTech, 2.583.100 Moderna, 6.668.880 Vaxzevria (AstraZeneca) e 342.800 Janssen (J&J). Le persone immunizzate con entrambe le dosi sono 7.561.566. La campagna vaccinale corre sempre più veloce ma resta l'allerta massima sulle varianti che possono rappresentare un nuovo ostacolo verso l'immunità.
L'efficacia dei vaccini sulle varianti
BioNTech ritiene che non vi siano «evidenze» in base alle quali è necessaria una modifica del suo vaccino anti Covid per sconfiggere le varianti del Coronavirus. «A oggi non vi sono evidenze che dicano che è necessario un adattamento dell’attuale vaccino anti Covid-19 di BioNTech contro le varianti emerse», afferma BioNTech in una nota. L’azienda ha sviluppato il suo vaccino insieme con Pfizer. Anche Moderna ha mostrato ottimi risultati contro le varianti del virus e sta sviluppando un potenziamento del vaccino per rendere ancora più efficace il siero. Buoni risultati anche dai vaccini a vettore adeonovirale: AstraZeneca e Johnson & Johnson sono in grado di proteggere dalle forme gravi del virus anche in presenza di varianti. Discorso diverso per quanto riguarda i vaccini cinesi, la loro efficacia infatti arriva al 50% anche con il virus originale ed è uno dei motivi per cui due Paesi che li hanno utilizzati, Cile e Seychelles, non hanno visto un calo dei casi nonostante una grossa fetta della popolazione immunizzata. Per quanto riguarda la mutazione indiana del virus, le autorità di Nuova Delhi affermano che sia AstraZeneca che Pfizer si sono dimostrati efficaci contro la variante.
Durata dell'immunità
I dati dimostrano che anche quando la quantità di anticorpi presente nel sangue scende, non diminuiscono le "cellule di memoria": sono quelle che in un secondo incontro con il virus si attivano immediatamente producendo altri anticorpi. I vaccini hanno dimostrato fino ad ora di poter dare un'immunità di oltre sette mesi. Diverso il discorso per chi è immune dopo aver superato l'infezione vista la presenza delle varianti: ecco perché è consigliato il vaccino anche per chi è guarito dal Covid. Basta una sola dose per chi ha avuto il virus da meno di sei mesi. Sono buoni i primi dati emersi dai test di un nuovo vaccino studiato per bloccare i contagi di varie tipologie di coronavirus, incluso il Sars-Cov2, che potrebbero causare nuove pandemie: la immunizzazione 'pan-coronavirus' - sotto studio e sperimentazione su animali al 'Duke Human Vaccine Institute' - ha dimostrato una efficacia sulle scimmie in alcuni casi del 100%.
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