Vaccinazioni che rallentano e scetticismo sulle inoculazioni: questi i due motivi fondamentali per cui l'immunità di gregge non verrà mai raggiunta, come sostengono diversi esperti e scienziati negli Usa ma ciò vale in tutto il mondo.
Soglia di immunità dell'80%
E c'è da considerare anche che la soglia di immunità da raggiungere si è alzata: all’inizio era stimata intorno al 60-70% della popolazione. La variante predominante attualmente in circolazione negli Stati Uniti, in Italia e larga parte dell’Europa, la variante inglese (B.1.1.7), è circa il 60% più trasmissibile e quindi per gli esperti la soglia di immunità si è alzata ad almeno l’80%. E la percentuale potrebbe ancora salire se si dovessero sviluppare varianti ancora più contagiose, o se si scoprirà che le persone vaccinate potranno ancora trasmettere il virus.
Differenze tra vari Paesi
Il vaccino non arriverà in tutti i Paesi. Ci sono enormi differenze tra i vari Stati che potranno avere più o meno dosi e questo, in un mondo globalizzato, può certamente essere una mina vagante ma ci sono disuguaglianze anche negli stessi Stati. Il caso dell’India dove la pandemia è fuori controllo è emblematica.
Coronavirus come un'influenza?
Molti scienziati e governanti sostengono comunque che il virus molto probabilmente diventerà una minaccia gestibile. Anthony Fauci, consigliere dell’amministrazione Biden sul Covid-19, ha dichiarato che "la gente pensava che non saremmo mai riusciti a ridurre le infezioni finché non avremmo raggiunto questo livello “mistico” di immunità di gregge, qualunque fosse il suo numero. Ecco perché abbiamo smesso di usare l’immunità di gregge nel senso classico. Dimentichiamola per un secondo. Se vacciniamo abbastanza persone, le infezioni diminuiranno". L’obiettivo è dunque far diventare il nuovo coronavirus simile ad un raffreddore comune.
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