Giovedì 19 Dicembre 2024

Vaccini, una spinta dagli Open day ma Sicilia fanalino di coda: a fine mese dosi per tutte le fasce di età

Code per il vaccino venerdì sera alla fiera di Palermo

Dagli Open day una spinta alle vaccinazioni in Sicilia. L'iniziativa dedicata alle fasce over 60 e per i soggetti a "elevata fragilità" sta contribuendo alla ripresa della campagna vaccinale che nelle scorse settimane aveva subito un rallentamento. L'Isola però resta al penultimo posto in Italia per numero di dosi somministrate e la Calabria, unica regione che finora ha fatto peggio, sta recuperando in queste ore e non è escluso che possa superare la Sicilia relegandola a fanalino di coda.

I DATI

Secondo i dati contenuti nel report del ministero della Salute e aggiornati a questa mattina, nell'Isola è stato somministrato il 77,1 delle dosi consegnate mentre in Calabria il 76,8. Ma sono dati che oscillano e che dipendono da tanti fattori, compreso il numero dei vaccini consegnati. Resta il fatto che la campagna vaccinale negli ultimi giorni ha avuto una decisa accelerazione: da giovedì 29 aprile a sabato primo maggio le somministrazioni complessive, tra prime e seconde dosi, in Sicilia sono state 90.554. Le prime dosi somministrate sono state 65.118, il 66,52% (43.319) hanno riguardato persone, rientranti nei target attuali della campagna vaccinale, che hanno deciso di aderire all'Open day, dunque senza prenotazione. Nel target 60-69, i soggetti senza prenotazione sono stati il 63,67% (13.518 su 21.230). Nella fascia 70-79 anni, il 55,36% (10.820 su 19.544) di coloro che hanno ricevuto la prima dose dal 29 aprile al primo maggio lo ha fatto aderendo all'Open day. Ma non è tutto: nella categoria over 80 la percentuale senza prenotazione è stata pari al 73,77% (5.243 su 7.107) del totale di coloro che hanno ricevuto la prima dose in questa fascia d'età nel fine settimana. I passi in avanti negli ultimi quattro giorni hanno riguardato soprattutto la popolazione più anziana: oltre i novant’anni i non vaccinati sono adesso solo il 10,4 per cento (81.933 persone) mentre nella fascia tra gli 80 e gli 89 anni la percentuale si è abbassata al 12,7 per cento.

GLI SCENARI

La prospettiva è che entro fine maggio la platea si allarghi definitivamente consentendo di fare le vaccinazioni a tutte le classi di età sotto i 65 anni, con la campagna di massa e con quella nelle aziende. E contemporaneamente si lavora al piano di immunizzazione degli studenti, tanto che si sta pensando alla somministrazione del vaccino anti-Covid a scuola come tanti anni fa con la campagna contro il vaiolo.

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