Buone notizie per l'Italia nel primo weekend di "semilibertà" dopo mesi di restrizioni e lockdown. Per il secondo giorno consecutivo sono stati superati i 500 mila vaccini somministrati in 24 ore che portano a oltre 20 milioni le dosi inoculate dall'inizio della campagna vaccinale.
Un'accelerazione importante che in soli tre giorni ha visto somministrare una quantità di dosi pari a quelle somministrate quasi nell'intero mese di gennaio. Ad oggi nel Paese sono 6 milioni le persone completamente vaccinate, mentre altri 14 milioni hanno ricevuto la prima dose. A questi dati si aggiunge anche l'ennesimo calo di ricoveri, casi e vittime a causa del Covid.
Ed intanto il commissario straordinario, Francesco Figliuolo, guarda ancora oltre e pensa alla vaccinazione dei più giovani in vacanza e a scuola. "Vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina - ha detto -. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto".
E mentre in Lombardia si aprono le prenotazioni per tutte le persone con fragilità e in Sicilia si registra il record di somministrazioni, in Puglia i medici di famiglia continuano la protesta contro la "disorganizzazione" e il "caos" - denunciano - della campagna vaccinale.
Complessivamente sono 20.111.976 le dosi di vaccini somministrate fino a ieri sera in Italia, con 14.084.097 persone che hanno avuto la prima dose (pari al 23% della popolazione totale) e 6.027.879 anche con il richiamo (pari al 10%), come si evince dai dati pubblicati sul sito del governo.
La Sicilia, nonostante la campagna abbia registrato un'accelerazione, resta al penultimo posto in Italia per dosi somministrate, pari all'83,9%. Ha fatto peggio finora solo la Calabria con l'82,9%, mentre, in vetta, c'è la Liguria con il 95,9%.
E sui numeri dell'Isola tuona Italia Viva. "Centinaia di medici specializzandi, pronti da mesi a scendere in campo per accelerare la campagna vaccinale a rilento in Sicilia, sono bloccati a causa della endemica lentezza dell'amministrazione della Regione - afferma Francesco Scoma, membro dell'ufficio di presidenza della camera dei deputati -. La Sicilia, al contrario del resto d'Italia, non ha ancora pubblicato nessun bando per il reclutamento dei medici nonostante esista un protocollo d intesa tra governo e Regioni che prevede un contratto di assunzione compatibile con la formazione specialistica. Essere fanalino di coda In Italia per numero di vaccinazioni è impietoso". Secondo l'esponente di Italia Viva "questo ennesimo episodio dimostra tutta l'inadeguatezza della gestione della fase emergenziale ma soprattutto un altro stop al contenimento del virus che costerà caro all'economia dell'Isola e ai cittadini".
L’Open day voluto dalla Regione per le fasce over 60 e per i soggetti a «elevata fragilità» sta dando una notevole spinta alla campagna vaccinale. Da giovedì 29 aprile a sabato primo maggio, su un totale di 65.118 prime dosi somministrate in Sicilia, il 66,52% (43.319) hanno riguardato persone, rientranti nei target attuali della campagna vaccinale, che hanno deciso di aderire all’Open day, dunque senza prenotazione.
Nel target 60-69, i soggetti senza prenotazione sono stati il 63,67% (13.518 su 21.230). Nella fascia 70-79 anni, il 55,36% (10.820 su 19.544) di coloro che hanno ricevuto la prima dose dal 29 aprile al primo maggio lo ha fatto aderendo all’Open day. E ancora in quella over 80 la percentuale senza prenotazione è stata pari al 73,77% (5.243 su 7.107) del totale di coloro che hanno ricevuto la prima dose in questa fascia d’età nel fine settimana. Nell’arco dei tre giorni le somministrazioni complessive, tra prime e seconde dosi, sono state 90.554.
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