Un target giornaliero di somministrazioni assegnato a ciascuna Regione da rispettare quotidianamente e nell’arco di una settimana, con l’obiettivo di dare una regolarità alla campagna vaccinale. E’ quanto prevede Commissario per l’Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di somministrazioni e di raggiungere infine l’obiettivo complessivo delle 500mila inoculazioni al giorno in tutto il Paese. I valori vengono assegnati alle Regioni dieci giorni prima dell’inizio di ogni settimana del target di riferimento. "Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l’avvicinamento progressivo all’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell’ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell’attività di somministrazione". È quanto sottolinea il commissario straordinario all’emergenza Covid. "I valori target - continua il commissario - sono specifici per ogni Regione, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di cittadini cui vengono somministrati i vaccini, e vengono definiti sulla base di una gradualità che consentirà di raggiungere gli obiettivi auspicati, rapportando le capacità di somministrazione alla disponibilità di dosi". Il target di somministrazioni di vaccini a livello nazionale è di 315.718 inoculazioni al giorno e 2.210.026 nella settimana dal 16 al 22 aprile. Riguardo a ciascuna Regione si fissa per l’Abruzzo il raggiungimento 7.050 inoculazioni al giorno e 49.350 alla settimana, Basilicata 3.100 e 21.700, Calabria 9.644 e 67.510, Campania 29.500 e 206.500, Emilia-Romagna 22.000 e 154.000, Friuli-Venezia Giulia 6.140 e 42.981, Lazio 30.000 e 210.000, Liguria 7.815 e, 54.703, Lombardia 51.000 e 357.000, Marche 9.500 e 66.500, Molise 2.000 e 14.000, Provincia Autonoma di Bolzano 3.000 e 21.000, Provincia Autonoma di Trento 3.100 e 21.700, Piemonte 24.000 e 168.000, Puglia 20.777 e 145.440, Sardegna 11.000 e 77.000, Sicilia 25.429 (al giorno) e 178.002 (alla settimana), Toscana 20.000 e 140.000, Umbria 4.800 e 33.600, Valle d’Aosta 620 e 4.342, Veneto 25.243 e 176.699. Il target, a quanto si apprende, è calibrato sulla distribuzione effettiva di dosi, che dalla scorsa settimana è assegnata alle varie regioni in base al numero della popolazione e dunque alla disponibilità reale dei vaccini. "Il computo generale delle dosi ad oggi attribuite alle varie Regioni e Province Autonome dall’inizio della campagna vaccinale potrà essere ricondotto al nuovo principio adottato, attraverso un piano di recupero graduale", si legge in una nota.