Domenica 17 Novembre 2024

Astrazeneca agli over 60 in Italia, regole e avvertenze sull'uso e contro le trombosi

Il vaccino AstraZeneca

Il ministero della Salute e l'Aifa indicano un uso preferenziale del vaccino Astrazeneca per la popolazione al di sopra dei 60 anni. La decisione è arrivata dopo le segnalazioni di eventi trombotici rari in seguito alla somministrazione del vaccino, soprattutto per gli under 60, per i quali era utilizzato. Sembra infatti che proprio per le persone più anziane, questo vaccino abbia un effetto protettivo contro le trombosi.  Altra avvertenza è quella di non effettuare alcun trattamento preventivo anti-trombotico prima della vaccinazione, poichè si tratta di pratiche inutili. Le nuove indicazioni sono contenute nella circolare di aggiornamento delle raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, inviata a Regioni, ministeri ed associazioni mediche. La circolare arriva all'indomani del pronunciamento dell'Agenzia europea dei medicinali Ema, che ha stabilito la presenza di "un forte legame tra il vaccino e gli eventi collaterali" trombotici rari.

Ok dai 18, effetto protettivo da trombosi negli over 60

Il vaccino è approvato dai 18 anni d'età. "Sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell'elevata mortalità da COVID-19 nelle fasce di età più avanzate - si legge nella circolare - è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni di età". L'associazione con gli eventi trombotici "non è stata riscontrata nei soggetti di età superiore a 60 anni, nei quali l'incidenza dei casi a seguito della vaccinazione risulta addirittura inferiore rispetto a quella attesa". A evidenziarlo è la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Aifa nel parere allegato alla circolare. Il vaccino potrebbe dunque avere un "effetto protettivo" per questa fascia di età.

Trombosi rara, nessun trattamento preventivo

Alla luce dei dati disponibili, avverte la Cts, "non è possibile esprimere raccomandazioni circa l'individuazione di specifici fattori di rischio, e nel contempo non sono identificabili trattamenti preventivi degli episodi trombotici".

Sì alla seconda dose per chi è già vaccinato

Chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria, può completare il ciclo col medesimo vaccino. "Al momento - si legge nel parere della Cts - non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto al momento essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti".

Trombosi rilevate entro 14 giorni dalla prima dose

Ad oggi, la maggior parte dei casi di eventi trombotici rari è stata segnalata in soggetti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente nelle donne. Tali eventi sono stati osservati per lo più entro 14 giorni dalla prima dose di vaccino.

Bilancio beneficio-rischio: complessivamente positivo

La Cts ribadisce che il bilancio beneficio/rischio del vaccino AstraZeneca si conferma "complessivamente positivo" in quanto il vaccino è "sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID-19". Attualmente, precisa, "tale bilancio appare progressivamente più favorevole al crescere dell'età".

Vaccini a mRNA: nessun segnale di rischio trombosi

Al momento non sono stati identificati analoghi segnali di rischio di eventi trombotici "per i vaccini a mRNA", ovvero quelli di Pfizer-BionTech e Moderna. Non è invece ancora possibile esprimere un giudizio, precisa la Cts, in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforme vaccinali virali.

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