Convocherà i giornalisti e racconterà la sua verità. E risponderà ai magistrati, ma solo a quelli di Palermo che ritiene competenti per territorio. Ruggero Razza, da 48 ore ex assessore alla Sanità - scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola -, ha pianificato la sua strategia: agirà su due fronti contemporaneamente, quello mediatico/politico e quello giudiziario. E la linea è «non indietreggiare di fronte alla valanga di fango». La tensione è già altissima. Anche perché Razza non trascura l’aspetto mediatico, ed evidentemente politico, nato da quelle frasi intercettate che valgono quanto il vero reato da cui difendersi. L’ex assessore e il suo avvocato, Enrico Trantino ne hanno discusso con Musumeci a caldo. Concordando che la linea è quella di dimostrare la correttezza dell’operato da assessore. Per questo Razza voleva incontrare subito i giornalisti. Ma il governatore gli hanno consigliato di attendere il dibattito all’Ars e dunque la conferenza stampa si farà sabato o martedì. La condivisione delle scelte difensive con Musumeci indica che il feeling umano e politico fra il mentore e il delfino designato non si è rotto. Per questo Musumeci ha in mente di tenere a lungo l’interim della Sanità: troppo difficile trovare un sostituto ora.