
Sono 890 i nuovi casi positivi al coronavirus in Sicilia, quindi si mantiene stabile la curva dei nuovi contagi sull'Isola. Il tasso di positività (cioè i tamponi positivi sul totale dei test effettuati) è al 3,1%. In lieve aumento rispetto a ieri i decessi: 23 morti, rispetto ai 22 di ieri (il dato è in crescita da qualche giorno), mentre sono 858 i guariti. In aumento i ricoveri in terapia intensiva (+6) e in regime ordinario (+14). Diminuiscono lievemente le persone in isolamento domiciliare (-11).
La suddivisione territoriale dei nuovi casi vede la provincia di Palermo sempre prima con 286 nuovi contagi, Catania 121, Messina 83, Siracusa 98, Trapani 20, Ragusa 109, Caltanissetta 78, Agrigento 70 ed Enna 25.
Stabile il numero di nuovi casi di Covid in Italia: nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino del ministero della Salute, sono stati 23.839 a fronte dei 23.987 di ieri; lieve aumento dei tamponi effettuati (357.154 oggi, 354.982 ieri) con il tasso di positività che cala al 6,7% dal 6,8% di ieri.
I morti oggi sono 380 (ieri 457), con il totale da inizio pandemia che sale a 107.636. I ricoverati con sintomi sono 28.621, con un incremento di 149 unità rispetto a ieri, i pazienti in terapia intensiva 3.635 (+7).
Gli ingressi del giorno in terapia intensiva sono stati 264, a fronte dei 288 di ieri. In isolamento domiciliare figurano 539.622 persone, 5.011 più di ieri. Gli attualmente positivi sono 571.878 (+5.167 rispetto a ieri), i dimessi/guariti 2.832.939 (+18.287). I casi totali di Covid dall’inizio della pandemia superano quota 3 milioni e mezzo (3.512.453); la regione con il maggior numero di casi nelle ultime 24 ore è sempre la Lombardia (4.884), davanti a Piemonte (2.636), Emilia Romagna (2.269), Campania (2.209) e Puglia (2.008).
5 Commenti
Christian Pupella
27/03/2021 17:43
Più vaccinati più contagiati....
Aldo
27/03/2021 18:02
Se si chiudessero le scuole vedremmo, sicuramente, stabilizzarsi la curva dei contagi per poi scendere, ma non si capisce perché si insiste col tenerle aperte e favorire le infezioni con tutto quello che ne consegue. La didattica a distanza per un periodo limitato è, comunque , il male minore. Si darebbe un po' di respiro ad altre attività, commerciali etc., che stanno piano piano soccombendo.
Io
27/03/2021 19:24
Sono d'accordo, la DAD dovrebbe essere fondamentalmente e la scuola in presenza solo ed esclusivamente per quelle famiglie in cui nessun genitore può effettivamente rimanere a casa, ma in tanti in realtà non vedono l'ora di lanciare i figli a scuola per poter essere liberi...e si giustificano dicendo che il virus non si prende a scuola, però se lo hanno preso a casa o in giro... poi a scuola ce lo portano.
Saro
27/03/2021 19:29
vaccinando un quinto della popolazione logico che i morti aumentino. Perché i vaccinati, che sono immuni ma potenziali portatori sani al pari dei non vaccinati, vuoi o no, dopo la vaccinazione allentano le briglie sovraesponendo gli altri 4/5 della popolazione. Il beneficio si avrà solo quando vaccineranno l'80 della gente. Che si sbrighino dunque.
Sergio
27/03/2021 19:54
Saro, il tempo che si vaccina l'80% della gente, sorgerà (se già non è sorta...) una nuova variante che elude il vaccino e siamo punto e daccapo. Non è il vaccino, non può essere il vaccino la soluzione. La soluzione sono le cure. La gente e gli Stati dovrebbero chiedere più impegno da parte delle multinazionali del farmaco in questa direzione.
ANGELO
27/03/2021 19:45
Infatti.. perché non chiudere le scuole!
sedino francesco
28/03/2021 13:25
segnalo la disfunzione dell'ex ospedale di Agrigento, dove i pazienti prenotati perchè vulnerabili, vengono rimandate indietro, senza alcun preavviso, perchè viene somministrato solo il vaccino astrazenica, controindicato per chi ha patologie. Disagi e inutili e pericolosi assembramenti.