Martedì 24 Dicembre 2024

Coronavirus: in Sicilia altri 892 nuovi positivi e 22 morti, crescono i ricoveri in terapia intensiva

Sono 892 i nuovi positivi in Sicilia nelle ultime 24 ore, numeri invariati rispetto alla giornata di ieri quando erano stati 895. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. I tamponi eseguiti sono stati 27.829 e così il tasso di positività è sceso al 3,2% (ieri era al 3,5%). Attualmente sono 16.403 i positivi al Coronavirus in Sicilia, di cui 799 ricoverati in ospedale (-14), 121 in terapia intensiva (+3) e 15.483 in isolamento domiciliare. I guariti salgono a 148.870 (+461) mentre i decessi a 4.535 (+22). Da inizio pandemia sono 169.808 le persone risultate positive in Sicilia. Per quanto riguarda la distribuzione dei nuovi positivi nelle province: Palermo 346, Catania 201, Messina 30, Siracusa 40, Trapani 47, Ragusa 56, Caltanissetta 61, Agrigento 91, Enna 20. A livello nazionale, sono 23.987 i positivi al test del coronavirus nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 23.696. Sono invece 457 le vittime in un giorno (460 ieri).  Sono 354.952 invece i tamponi molecolari e antigenici effettuati (ieri erano stati 349.472) e il tasso di positività resta intorno al 6,8% come ieri. I casi totali da inizio epidemia sono 3.488.619, i morti salgono invece a 107.256. Ci sono 566.711 attualmente positivi, in aumento di 3.753 rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia sono invece 2.814.652 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 19.764 unità. In isolamento domiciliare ci sono 534.611 persone, in aumento di 3.697 rispetto a ieri. I numeri, dunque, sia a livello siciliano che nazionale rimangono alti. Già nel primo pomeriggio il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa sui dati di monitoraggio della cabina di regia, aveva dichiarato che l’incidenza in Italia "è ancora molto elevata", e anche alla luce del diffondersi delle varianti "occorre mantenere misure rigorose, la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e la mobilità".

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