Attivato nelle istituzioni scolastiche uno sportello di ascolto psicologico per far fronte alla risonanza emotiva che l'emergenza covid ha avuto in tutti gli attori coinvolti nel mondo della scuola. È il frutto di un protocollo d'Intesa tra Miur e Consiglio Nazionale dell'Ordine degli psicologi. "Si tratta di uno spazio di ascolto in cui la pandemia di emozioni e sentimenti contrastanti viene accolta, analizzata e restituita in una forma maggiormente gestibile e controllabile, tale da permettere di affrontare con consapevolezza il periodo di disagio e di disorientamento emotivo che stiamo vivendo", dichiara Gabriella Giordano, docente della classe terza D. Il dirigente scolastico, professoressa Gloria Casimo dell'Istituto Comprensivo "Renato Guttuso" di Palermo ha aderito prontamente all' iniziativa avvalendosi della professionalità della dottoressa Katia La Paglia, attivando interventi e spazi di ascolto il cui filo conduttore sono state le emozioni, la loro consapevolezza e la loro gestione. Dopo l'iniziale di coinvolgimento dei docenti, l'attenzione è stata rivolta agli alunni con momenti di riflessione svolta all'interno dei vari gruppi classe. L'iniziativa è stata prontamente accolta dall'Istituto e la risposta è stata più che positiva. Gli alunni della classe terza D della scuola primaria, guidati dalle loro insegnanti: Gabriella Giordano e Maria Schillaci, hanno personalizzato l'intervento attraverso un percorso di conoscenza approfondita delle emozioni primarie con la lettura di libri e albi illustrati, visione di film la cui tematica dominante sono state le emozioni e l'analisi delle caratteristiche comportamentali dei personaggi incontrati. "Ciascun alunno ha potuto scegliere l'emozione in cui maggiormente si è rispecchiato costruendone il personaggio e dando così un aspetto alle varie emozioni. In seguito - racconta la docente Giordano - attraverso il "role playing" le varie emozioni hanno interagito tra loro facendo fluire liberamente paure ed ansie che senza l'efficace intervento della dottoressa La Paglia sarebbero rimaste celate dentro ciascun bambino. Questo è uno degli esempi positivi in cui la scuola intesa come comunità educativa si avvale delle competenze specifiche degli psicologi per creare nuove pratiche di gestione positiva delle emozioni da poter spendere, non solo in classe ma - conclude - nella quotidianità di ciascun attore coinvolto in tali tipi di intervento".