Sfuma dopo la valutazione dei dati della Cabina di Regia Iss-ministero della Salute la zona bianca, unica finora in Italia, per la Regione Sardegna. Conquistata tre settimane fa grazie a un Rt molto sotto l’1 e un’incidenza sotto la soglia dei 50 casi settimanali per 100mila abitanti, oggi i numeri descrivono una situazione ancora notevolmente migliore di gran parte del Paese, ma non più da bianca.
Stando all’ultima rilevazione, l’incidenza è ancora buona, 43 casi per centomila. Ma l’Rt medio è salito addirittura sopra 1, a 1,08, con un intervallo di confidenza che va da 0,97 a 1,2 (la scorsa settimana era 0,89). E la classificazione complessiva del rischio da bassa diventa moderata, con anche un’allerta segnalata rispetto alla resilienza dei servizi sanitari territoriali. Numeri che sarebbero complessivamente da giallo, che però fino a Pasqua è un colore non previsto: ecco a questo punto il salto in zona arancione dal lunedì 22 marzo, che come sempre dovrà durare almeno due settimane. Stessa fascia, dunque, della Sicilia che da una settimana si trova in arancione e che come sottolinea il moinitoraggio dell'Iss e ministero della Salute è compatibile con uno scenario 1.
Per il resto, considerando l’infornata di zone rosse e arancioni di 7 giorni fa, non i sono grandi modifiche, eccetto il Molise scesa dalla zona rossa a quella arancione, avendo un Rt sceso a 0,89 e una classificazione del rischio moderata, seppure ad alta probabilità di progressione. Numeri da arancione anche per Lazio (Rt a 1,09) e Lombardia (1,16), che però dovranno aspettare almeno un’altra settimana.
In bilico la Calabria, che ha un Rt schizzato a 1.36 e un rischio moderato ad alta probabilità di progressione: per essere in rosso bisogna superare l’1.25 anche nel dato minimo della forbice, mentre il valore minimo della Calabria è 1.22 (il massimo 1.51). Probabilmente rimarrà ancora in arancione.
Sedici Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, come emerge dal report, una Regione (Campania) ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due (Piemonte e FVG) hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato - sempre secondo il monitoraggio Iss-ministero della Salute - alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021).
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