Cinque categorie prioritarie: a partire dalle persone con estrema fragilità, e poi a scendere per età, dagli over 70 (categoria 2) fino al resto della popolazione generale (categoria 5). È quanto prevede la bozza del nuovo piano vaccini che sarà sottoposta oggi alle Regioni. Questo il dettaglio delle categorie: - Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); - Categoria 2: Persone di età compresa tra 70 e 79 anni; - Categoria 3: Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni; - Categoria 4: Persone con comorbidità di età (60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; - Categoria 5: Resto della popolazione di età (60 anni. Sono inoltre considerate prioritarie, si legge nel testo, «le seguenti categorie, a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche, quali: - Personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali». Nel concreto, il piano si propone di procedere in parallelo, fatta salva la disponibilità di dosi, con la vaccinazione degli over 80 e dei soggetti con elevata fragilità, insieme al «completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione». Inoltre si proseguirà con «il completamento della vaccinazione del personale docente e non docente, scolastico e universitario, delle Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari e altre comunità residenziali». Infine, già partita in molte regioni, «la vaccinazione dei soggetti di età dai 70 ai 79» e, a seguire, quella dei soggetti di età dai 60 ai 69 anni.