Meno sintomi di febbre, tosse e perdita di appetito e invece più mal di testa nei bambini e ragazzi tra i 5 e 17 anni che si ammalano di Covid-19, rispetto agli adulti. Lo ha verificato lo studio React-1 dell’Imperial College di Londra, in via di pubblicazione sul British Medical Journal, condotto su oltre un milione di persone nel Regno Unito. L’indagine ha visto lo svolgimento di oltre 150.000 tamponi al mese, da giugno a gennaio scorso, e ha permesso di verificare come i sintomi varino parecchio con l’età. Negli adulti tra i 18 e 54 anni sono più frequenti dolori muscolari e perdita di appetito. I brividi sono presenti invece in tutte le età. Lo studio ha anche verificato che circa il 60% dei positivi al virus non aveva riportato alcun sintomo nella settimana precedente al tampone. L’analisi fatta dopo lo studio sierologico della UK Biobank SARS-CoV-2 Serology ha mostrato che circa 1 persona su 4, con tracce di un’infezione passata da Covid-19, era completamente asintomatica, mentre il 40% non aveva da 1 a 3 dei sintomi classici usati per la diagnosi del Covid (febbre, tosse, perdita di gusto o olfatto). «Questi nuovi risultati - commenta Paul Elliott, direttore del programma React - indicano che molte persone con Covid non verranno mai testate, e quindi non stanno in isolamento, perché i loro sintomi non rientrano tra quelli usati per identificare gli infetti». I ricercatori hanno cercato anche dei sintomi associati alla variante inglese, più contagiosa, responsabile di oltre l’80% dei casi di gennaio nel Regno Unito rispetto al 16% di quelli rilevati a metà novembre. In questo lasso di tempo hanno visto che chi aveva contratto il virus con la variante inglese riportava di meno la perdita o cambiamenti in gusto o olfatto, mentre più spesso aveva tosse. Secondo lo studio, si potrebbero rilevare più casi di Covid aggiungendo ai criteri di diagnosi anche brividi, mal di testa, perdita di appetito e dolori muscolari.