Domenica 22 Dicembre 2024

Zona rossa e altre restrizioni per evitare l'incubo lockdown: due settimane per decidere

Controlli a Roma

L'incubo lockdown torna a quasi un anno di distanza. Ieri è entrato in vigore il nuovo Dpcm, il primo dell’era Draghi, ma dal Cts arriva, forte, la richiesta di innalzare le misure, in particolare nelle aree dove vengono chiuse le scuole. Nella nuova circolare, il Viminale annuncia la stretta sulle zone della movida, in particolare nei festivi e prefestivi, i giorni immediatamente precedenti al 'passaggio' di colore nelle regioni. L’elevata diffusione delle varianti spaventa l’Italia e il Cts avvisa che la situazione è davvero critica e consiglia ulteriori restrizioni proprio per evitar un nuovo lockdown.

Scuola, il Cts: "Stop obbligatorio con 250 contagi ogni 100 mila abitanti"

Per il quarto giorno consecutivo, ieri, è stata superata la soglia dei 20 mila nuovi casi giornalieri, e il numero delle vittime sfiora il bilancio dei 100 mila morti. Il nuovo Dpcm del premier Mario Draghi conferma di fatto l'impianto dei precedenti provvedimenti fino al 6 aprile e affida ai presidenti di Regione la possibilità di sospendere l'attività scolastica nelle aree più a rischio, come quelle in cui vengano registrati più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Il Cts però chiede che questa misura divenga obbligatoria e non a discrezione dei governatori.

Divieto di spostamento tra regioni, si valuta il prolungamento fino a Pasqua

Al momento resta in vigore anche lo stop agli spostamenti tra regioni, esteso fino al 27 marzo. Un’eccezione, come spiega il Viminale, riguarda la partecipazione a manifestazioni che si svolgono in un’unica città. Per farlo bisognerà comunque avere con sé l’autocertificazione. Non è escluso, tuttavia, che il divieto di spostamento tra le regioni venga prolungato almeno fino a Pasqua.

Zona rossa dove vengono registrati più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti

Il Comitato Tecnico Scientifico, infatti, ha espresso "grande preoccupazione" per l’evoluzione della pandemia e ha chiesto un incremento delle restrizioni che potrebbero coinvolgere altri servizi, come i centri commerciali, nelle aree dove viene stabilito lo stop alla didattica in presenza, nelle aree critiche e in quelle in cui vengano registrati più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Non è dunque escluso che si possa tornare alle restrizioni di Natale, con limitazioni nel weekend e l’anticipo del coprifuoco, attualmente in vigore dalle 22 alle 5 del mattino.

Movida e feste in tutta Italia

Da Nord a Sud, però, vengono segnalati episodi di assembramenti e feste illegali: party con 20 persone in un b&b in pieno centro a Roma, festa di studenti a Bologna e folla in strada nel Gargano in Puglia. Sempre nella Capitale, nei principali luoghi della movida - da San Lorenzo a Ponte Milvio, a Trastevere - sono scattate chiusure temporanee, necessarie a sciogliere gli assembramenti e far defluire le persone. Diverse le multe contestate.

leggi l'articolo completo