Governo al lavoro sul nuovo Dpcm, il primo firmato da Mario Draghi, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Previste restrizioni per limitare i contagi da coronavirus ma anche nuove aperture, come quelle di cinema e teatri ma la struttura di massima resta.
Cinema e teatri riaprono dal 27 marzo
A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all'aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera.
Barbieri e parucchieri chiusi in zona rossa
Barbieri e parrucchieri vengono chiusi in zona rossa. Nel documento si legge: "Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24" dove - a differenza del precedente provvedimento - non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
Fiere e discoteche chiuse anche in zona bianca
Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. "Restano sospesi gli eventi - si legge nella bozza - che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".
Misure in vigore anche a Pasqua
Le misure che entreranno in vigore a partite dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. "Le disposizioni del presente decreto - si legge nel testo - si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021", il giorno dopo Pasquetta.
Scuola in presenza, superiori almeno al 50%
La scuola resta in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza "almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%". Nel testo si introduce un'ulteriore misure: "al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa".
I ristoranti restano chiusi la sera
Niente apertura serale per i ristoranti. La bozza del Dpcm inviato alle Regioni conferma quanto già annunciato dai ministri ai presidenti nella riunione di giovedì. "Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) - si legge nella bozza - sono consentite dalle 5 alle 18" con un massimo di 4 persone per tavolo "salvo che siano tutti conviventi". Dopo le 18 "è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico". Resta invece consentita "senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati".
In casa anche non conviventi
Viene cancellata dal bozza del nuovo dpcm la misura - citata nel precedente documento - secondo cui "con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose".
Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5
Fino al 6 aprile resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. "Dalle ore 22,00 alle ore 5,00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute - si legge nel testo -. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".