Il mare del borgo di Rinella, nel comune eoliano di Leni, nell’isola di Salina, va liberato dal campo boe e restituito alla libera balneazione. È quanto stabilito dal Tar di Catania, che ha rigettato le domande di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti con i quali l'ufficio periferico di Messina dell’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, sezione Demanio marittimo, ha revocato due concessioni demaniali di specchio acque per campo boe, ad uso stagionale, all’interno della baia di Rinella. "Un risultato prestigioso - commenta soddisfatto il sindaco Giacomo Montecristo - che tiene in debito conto l’intervento pubblico sostenuto per i lavori di consolidamento del fronte roccioso e le antiche grotte antistanti la spiaggia, nonché quelli per il ripascimento della stessa spiaggia, con un notevole aumento della sua profondità, per la balneazione". L’amministrazione demaniale è stata difesa in giudizio dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, mentre le ragioni del Comune sono state rappresentate dall’avvocato Claudio Rugolo. "La nostra azione amministrativa - puntualizza Montecristo - è il preludio per la realizzazione delle opere portuali, del completamento del costone roccioso e della realizzazione di un museo del mare e delle tradizioni popolari nelle grotte a monte della spiaggia, il cui uso pubblico è stato definitivamente statuito da una sentenza del Cga del marzo 2020".