Oggi sarà più chiara la strategia del governo contro il Coronavirus. Il ministro Roberto Speranza sarà in aula alla Camera dove farà comunicazioni sulle nuove misure e sul Dpcm per il contrasto della pandemia.
L'obiettivo è definire il nuovo provvedimento trovando una sintesi tra le varie componenti che sostengono l'esecutivo. Una piccola impresa visto che nella compagine di governo c'è chi punta alle riaperture come la Lega, ma ci sono anche i rigoristi che trovano nel ministro Speranza la loro massima espressione.
A sostenere la necessità di riaprire sono diversi ministri, di vari partiti, anche il dem Franceschini, mentre altri, tra cui la Gelmini puntano ai ristori immediati per le attività che rimarranno chiuse. Tra i rigoristi, oltre a Speranza ci sono anche gli esperti e i membri del Cts, che ieri sono stati ampiamente consultati da Draghi nel corso del vertice a palazzo Chigi.
Occorre conciliare le proposte e far presto perchè il premier, come ha sottolineato nel suo discorso programmatico al Parlamento, vuole informare gli italiani in anticipo sulle misure che saranno adottate col nuovo decreto. Quindi non si aspetterà certo il 4 marzo per annunciare i contenuti del Dpcm.
La linea di Mario Draghi sarebbe quella di puntare sulle chiusure mirate. Lockdown circoscritti in base alla diffusione dei contagi. Lo fa intendere anche Matteo Salvini: "Noi siamo per la tutela della salute, ma con interventi mirati e in questo c'è sintonia col premier", ha riferito dopo un incontro di mezzora con Draghi a Palazzo Chigi. Salvini chiede riaperture, ma il Cts frena, segnalando il rischio contagi soprattutto negli impianti da sci, nelle palestre o nei cinema.
E mentre si discute spuntano le zone rosse, due delle quali sono state dichiarate ieri in Sicilia. Ma nella mappa a colori dell'Italia ci sono ora anche le zone arancione scuro, come nel caso di Brescia o di 14 comuni dell'Emilia Romagna.
Contro la possibile terza ondata saranno dunque inasprite le misure dove è necessario. Anche perchè adesso preoccupa anche la variante brasiliana oltre a quella inglese. Un caso è stato scoperto in una scuola a Roma che per questo è stata chiusa. Nella lista delle varianti, la brasiliana è particolarmente temuta, come spiegano all'Istituto superiore di sanità: "Viene monitorata perché è ipotizzata una trasmissibilità più elevata e perché dai primi studi sembra che possa diminuire l’efficacia del vaccino. Si studia se possa causare un maggior numero di reinfezioni in soggetti già guariti da COVID-19".
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