Contro il rischio terza ondata e contro le varianti spunta la zona arancione scuro. È il caso di Brescia innanzitutto, ma anche di 14 comuni dell'Emilia Romagna,
ZONA ARANCIONE SCURO
Cosa prevede ? La chiusura di ristoranti e bar come nella classica zona arancione. Niente passaggio nelle seconde case per godersi la neve, seppure a impianti chiusi come era successo lo scorso fine settimana. Ma anche e soprattutto scuole chiuse, provvedimento che nel caso di Brescia fa tirare un sospiro di sollievo soprattutto ai dirigenti scolastici. La situazione nelle scuole bresciane stava diventando insostenibile, tra contagi in aumento, classi e sezioni chiuse, variante inglese dilagante e un tracciamento ormai impossibile da gestire per le autorità sanitarie.
La zona arancione rafforzata è scattata dalle 18 in tutta la provincia di Brescia, e mette un punto fermo dopo settimane difficili e che hanno fatto ripiombare la Leonessa d'Italia in un nuovo incubo dopo quello della primavera scorsa che ha aveva fatto quasi 2500 morti covid ufficiali, ai quali si aggiungono tutte quelle persone decedute in casa.
Zona arancione scuro anche per 14 comuni dell'Emilia Romagna da giovedì 25 febbraio e fino all'11 marzo. Lì da alcuni giorni "si registra una situazione di progressiva criticità a causa dell'incremento dei contagi da Covid-19". Il provvedimento è stato deciso dalla Regione e dai sindaci e riguarda tutti i Comuni che fanno capo all'Ausl di Imola: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, e i confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna.
Sul fronte scolastico lo svolgimento delle lezioni in presenza è previsto solo per i servizi educativi 0-3 anni e per le scuole dell'Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%.
Vengono inoltre sospesi "gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l'attività sportiva svolta nei centri sportivi all'aperto. Resterà consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all'aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sospese anche le attività culturali e ricreative".
Nessun cambiamento, infine, per le attività economiche, per le quali rimangono in vigore le disposizioni nazionali in vigore per la Zona arancione mentre è previsto l'incremento di tracciamento e screening sulla popolazione.
ZONE ROSSE
Più severa, perchè è un vero e proprio lockdown, la zona rossa per Torrice (in provincia di Frosinone), "a causa della forte incidenza e presenza della variante inglese", e per San Cipirello e San Giuseppe Jato, (in provincia di Palermo).
In Sicilia la decisione è stata presa dal presidente della Regione Musumeci, dopo il report dell'Asp che segnala 129 casi complessivi nei due comuni retti da commissari straordinari. Il provvedimento dimostra come in una regione dove i contagi sono al momento sotto controllo e dove è al momento salda la zona gialla, si cerca di isolare immediatamente i focolai come nel caso dei due comuni in provincia di Palermo.
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