Scuole superiori, da oggi lezioni in presenza in Sicilia ma non per tutti: la novità dello screening, ecco come funzionerà
Dopo oltre 100 giorni di didattica a distanza al 100%, questa mattina 240mila studenti delle scuole superiori siciliane tornano in classe. Non sarà un ritorno alla scuola in presenza tradizionale, ma con il 50% della popolazione scolastica, percentuale variamente modulata. Ci sono scuole che hanno scelto di dimezzare ogni classe, altre che hanno considerato il numero totale di alunni, altre ancora hanno scaglionato gli accessi negli istituti. Resta comunque il timore che la riapertura delle scuole possa far risalire i contagi (che ieri hanno raggiunto il dato minimo registrato dall'inizio del 2021). Per tenere sotto controllo la situazione nelle scuole, la Regione ricorrerà agli screening per studenti e personale scolastico.
Gli screening per studenti e personale scolastico
Screening a campione sugli studenti e test mensili sul personale scolastico per contenere la diffusione del virus in Sicilia. È la strategia messa in campo dal governo Musumeci per garantire controllo e sicurezza nella ripresa delle attività scolastiche in presenza anche nelle scuole superiori. Una circolare dell’assessorato regionale della Salute, in accordo con l’assessorato regionale dell’Istruzione, è stata inviata ai direttori generali delle nove Aziende sanitarie provinciali, ai commissari Covid di Catania, Messina e Palermo, all’Anci Sicilia e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, per avviare adeguati strumenti in grado di monitorare l’evoluzione dell’epidemia e potenziare le capacità del sistema sanitario di intercettare e tracciare tempestivamente eventuali focolai. Le Asp sono chiamate a predisporre piani di sorveglianza e di screening per il contenimento del contagio, attraverso una sorveglianza attiva sulla popolazione scolastica tramite le Unità speciali di continuità assistenziale scolastica (Uscas). In particolare, ogni Asp potrà promuovere periodiche attività di screening negli istituti in relazione ai dati epidemiologici in possesso e a ipotizzabili livelli di prioritario rischio sanitario. Per gli studenti delle scuole superiori è previsto il periodico campionamento a rotazione per identificare eventuali portatori asintomatici: attraverso test antigenici effettuati contemporaneamente e ripetuti nel tempo, potranno essere monitorati piccoli gruppi di ragazzi a cadenza regolare. Le Asp provvederanno a elaborare piani di screening territoriali, d’intesa con le istituzioni scolastiche, nei drive-in o nelle stesse scuole. Parallelamente l’offerta di screening sarà rivolta anche al personale scolastico, docente e non docente, con esecuzione di test antigenici nei drive-in (con accesso dedicato), almeno una volta al mese.
Potenziato il trasporto locale
Oltre seicento corse aggiuntive in tutta l’Isola, più di altri trecento bus messi in campo anche col contributo di licenze Ncc, taxi e bus turistici opportunamente contrattualizzati dalle aziende. Questi i servizi aggiuntivi messi a punto per il trasporto in sicurezza sanitaria della popolazione scolastica nelle nove province siciliane da oggi. La percentuale di tali servizi che sarà operativa si aggirerà fra il 15 e il 20 per cento di quanto preventivato per le lezioni in presenza al 75 per cento. E qualsiasi ulteriore esigenza di trasporto, in ogni caso, potrà essere subito compensata dalle aziende del trasporto pubblico locale, nel quadro di un generale potenziamento dei servizi in tutte le nove Province dell’Isola.
Anief: "Prestare massima attenzione, essenziale lo screening continuativo"
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "bisogna prestare la massima attenzione. L’ordinanza del presidente della Giunta regionale dell’Abruzzo, che ha reintrodotto da domani la didattica a distanza per il 100% per tutte le scuole medie superiori della regione, la dice lunga sullo stato di rischio Covid che permane". "E il ritorno alla dad totale potrebbe presto riguardare altre Regioni, a partire dalla Campania. Noi restiamo dell’idea che occorra introdurre periodicamente la possibilità di effettuare in ogni scuola tamponi di tipo rapido: anche la scienza ci dice che è una procedura che proprio alle superiori porta a una diminuzione dei nuovi casi Covid19 del 50% - prosegue -. Realizzare lo screening in modo continuativo è la migliore prevenzione rispetto alla diffusione del contagio, certamente adottando le misure preventive stabilite in ogni istituto anche attraverso le Rspp ed Rsu, con la messa a disposizione di mascherine adeguate, possibilmente di tipo FFP2 con filtro, a partire dai docenti della scuola dell’infanzia e di sostegno. Per tutto il personale scolastico bisogna poi fare in fretta con la vaccinazioni, facendo attenzione a somministrare quelle adeguate perchè i docenti e i lavoratori della scuola sono particolarmente esposti, a partire dagli oltre 300mila over 55. Per il prossimo futuro - conclude Pacifico - è bene poi che si utilizzino al meglio i fondi del Recovery Plan, incrementando le sedi scolastiche, le aule, gli organici, cancellando il precariato endemico da record e riducendo il numero di alunni per classe".