Visite ai parenti e seconde case, divieti e deroghe: così la Sicilia si distingue dal resto d'Italia
Non c'è solo il divieto di far visita ai parenti, ad eccezione di alcuni limitati casi di necessità o salute o per visitare i genitori anziani o soli, nell'ordinanza di Musumeci con le misure anti-Covid c'è anche lo stop a recarsi nelle seconde case. E anche in questo caso si tratta di una regola che distingue la Sicilia dal resto d'Italia. Ieri, con una nota ufficiale di Palazzo Chigi, è stato confermato che c’è il via libera allo spostamento da e verso la seconda abitazione, anche se questa si trova al di fuori dai confini regionali, a prescindere dal colore della fascia di appartenenza. Dunque in zona gialla, arancione o rossa, il trasferimento nella seconda casa è consentito. La regola comprende anche le case in affitto e non solo quelle di proprietà, ma vengono considerate soltanto le locazioni di lunga durata, non i contratti brevi. Altro limite riguarda il numero di persone che si spostano nella seconda abitazione: non si può andare oltre il proprio nucleo familiare, dunque vietato spostarsi con i parenti o con gli amici. In Sicilia la misura è ben più dura e impone il divieto di spostamento nelle seconde case dentro o fuori i confini comunali o regionali. Farlo è consentito solo per necessità, dunque solo se c'è un emergenza e non per trascorrere una giornata fuori porta. Il transito in entrata e uscita dal proprio comune è consentito anche per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché, specifica l’ordinanza regionale, per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.