Sicilia zona rossa, cosa si può fare e cosa no: le regole per spostamenti, scuole, negozi e locali
Domenica 17 gennaio la Sicilia diventa zona rossa, così come richiesto dal governatore Nello Musumeci al ministro della Salute Roberto Speranza. Le disposizioni per limitare il contagio da Coronavirus sono contenute nel Dpcm e nell'ordinanza della Regione Siciliana che applica il meccanismo a zone in base ai dati del contagio, all’indice di trasmissione Rt e agli indicatori relativi alla situazione degli ospedali e delle terapie intensive attraverso il monitoraggio settimanale. Ecco la lista di cosa si può fare e cosa no in zona rossa.
Se sono residente in una Regione in zona rossa, posso uscire?
Gli spostamenti tra Regioni sono vietati fino al 15 febbraio. Ci si può muovere soltanto per «comprovate esigenze»: motivi di lavoro, salute e emergenze.
Se devo andare in una Regione in zona rossa, posso entrare?
Sì, ma soltanto se si hanno «comprovate esigenze»: motivi di lavoro, salute e emergenze.
Devo avere l’autocertificazione?
Sì, è stata la circolare del Viminale a chiarire che il modulo va compilato con le proprie generalità e il motivo dello spostamento e consegnato in caso di controllo.
Se vado da una persona che ha un’emergenza devo giustificarlo?
Sì, perché rientra nelle «comprovate esigenze» ma non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va per motivi di privacy.
Se sono residente in una Regione in zona rossa posso uscire dal mio Comune?
No, è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, all’interno del territorio salvo che per «comprovate esigenze», dunque motivi lavoro, studio, salute».
Posso accompagnare mio figlio a scuola?
Sì, sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita».
Quali scuole sono aperte?
Salvo diverse direttive regionali, sono aperti i nidi, le scuole per l’infanzia, le elementari e le prime medie. Possono seguire lezioni in presenza anche gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
I laboratori scolastici sono aperti?
Sì, per questo «è consentita la possibilità di svolgere attività in presenza».
Posso andare nei negozi?
No, sono chiusi tutti i negozi al dettaglio. Rimangono aperti i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole.
Posso andare nei centri commerciali?
No, sono chiusi. All’interno possono essere aperti solo gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai.
Posso andare al mercato?
No, i mercati sono chiusi, «salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».
Posso andare dal parrucchiere o dal barbiere?
Sì, i parrucchieri e i barbieri sono aperti.
Posso andare in un centro estetico o in un centro massaggi?
No, centri estetici e centri massaggi sono chiusi.
Posso andare al bar o al ristorante?
No, «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione - bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie - ad esclusione delle mense e del catering continuativo».
Posso ordinare cibo a domicilio?
Si, è sempre consentito ordinare cibo e bevande e domicilio.
Posso comprare cibo o bevande da asporto?
Sì, ma con limiti di orario. I ristoranti possono fare asporto fino alle 22, i bar solo fino alle 18.
Posso andare nei centri sportivi?
No, l’attività è sospesa anche in quelli all’aperto.
Come posso fare sport?
L’attività sportiva è consentita «esclusivamente all’aperto e in forma individuale».
Posso fare jogging?
Si, si può andare correre.
Si può andare in bici?
Sì, perché rientra nell’attività sportiva.
Posso fare una passeggiata?
Sì, ma si tratta di “attività motoria” e dunque è consentita soltanto da soli e «in prossimità della propria abitazione».
Se faccio una passeggiata devo indossare la mascherina?
Sì, si può svolgere attività motoria «purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie».