Domenica 22 Dicembre 2024

Sesso davanti alla webcam durante una lezione con gli studenti, docente di Urbino si dimette

Sesso davanti alla webcam durante una videolezione con la Dad: è quello che ha fatto un professore dell'Accademia delle Belle Arti di Urbino, convinto che la propria telecamera fosse spenta. Un'azione che lo ha costretto alle dimissioni. La notizia è stata rivelata da Il Resto del Carlino. L’incidente è accaduto prima delle vacanze di Natale. L'uomo, docente stimato dell'Accademia, era collegato per la lezione in Dad come milioni di studenti e professori in questi giorni. Durante la lezione ha poi inserito un video che completava l'argomento che stava trattando e pensando di non essere più inquadrato dalla telecamera si è lasciato andare, compiendo così atti sessuali con un'altra persona a casa sua. Gli studenti, invece, hanno continuato a vedere tutto e così la notizia è arrivata fino al direttore dell'Accademia, Luca Cesari. Inevitabile la convocazione per la richiesta di spiegazioni e le successive dimissioni. Il docente ha anche inviato una lettera agli studenti per scusarsi dell'accaduto. “Premesso che parliamo di una figura di critico, curatore e protagonista del mondo delle arti che tutti conosciamo, ed è un professore ottimo, anche molto seguito, vorrei dire amato, certamente rispettato dagli studenti - spiega il direttore Cesari in una nota - quel che è accaduto durante una sua lezione rappresenta un episodio molto grave nel contesto, ossia nell’ambito in cui ha avuto luogo. Ogni commento in aggiunta mi pare del tutto inutile, ridondante. La reazione della direzione non poteva essere diversa da quella che è stata. Da un lato abbiamo sùbito incontrato gli studenti per ascoltare, al riguardo, i loro sentimenti molto combattuti, per nulla elaborati. Di seguito abbiamo convocato il professore il quale ha perfettamente compreso la posizione degli allievi e della Istituzione, rassegnando spontaneamente e consapevolmente le dimissioni”. “Nel far ciò - prosegue Cesari - ha desiderato rivolgere agli studenti una lettera particolarmente sentita di saluto e di congedo. La stima e l’amicizia che personalmente nutro per il docente non è mutata di un punto. Ma tengo a specificare che la sua vita e la vita artistica, didattica, culturale dell’Accademia di Urbino devono essere ben distinte. Si tratta di una perdita dolorosa per noi, per i colleghi, per chi frequenta i suoi corsi. Vorrei tuttavia ricordare quanto ho già riferito agli studenti per aiutare loro a elaborare lo stato di confusione; si tratta di una riflessione di Hegel su chi commette un grave errore: ricordare costui solo per quell’errore significa 'distruggere tutto quello che ha fatto nella sua vita', per ridurlo alla casualità di quell’error

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