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Coronavirus inarrestabile, il primato della Sicilia: picco di positivi a Palermo

Dati allarmanti in Sicilia, regione che oggi ha registrato il record di nuovi contagi ben 1.913 in 24 ore. Tantissimi a fronte di 10 mila tamponi che fanno schizzare l'indice di positività al 17,8%. Numeri che preoccupano la comunità ma anche i sindaci, soprattutto se si analizza quest'ultimo dato: la Sicilia da diversi giorni ha valori nettamente superiori a quelli della media nazionale. Basti pensare che oggi il tasso è del 17,8% a fronte del 10,05%. La Lombardia, ad esempio, su 15964 tamponi ha registrato meno positivi della Sicilia, 1.146 con un tasso del 7,2%. Altro esempio il Lazio che su 13.201 tamponi ha registrato 1.381 nuovi contagi (tasso di positività del 10,5%).

A Palermo, tra le altre cose, oggi c'è stato un boom di positivi: 582 casi. Il capoluogo è seguito da Catania con 486 e Messina con 331.

E se si analizza l'incidenza dei casi negli ultimi sette giorni per ogni centomila abitanti la situazione è altrettanto allarmante, paragonando i numeri con quelli delle altre regioni.

L'incidenza dei casi nella provincia di Palermo è molto più alta, ad esempio, che nelle città lombarde. Il capoluogo siciliano ha una incidenza di 260 mentre Milano 125. Stanno peggio, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sono 72 su 107 le province che rispetto alla settimana scorsa hanno registrato un notevole incremento e tra queste ci sono tutte le siciliane. La provincia di Messina con 335 è quella che ha registrato i numeri peggiori, seguita da Catania con 282, Siracusa con 264 e poi Palermo con 260.

Il Coronavirus in Sicilia è galoppante e gli ultimi dati la avvicinano alla zona rossa, una fascia nella quale si rientrerebbe direttamente se passasse la norma che prevede il quasi lockdown nelle province con 250 casi ogni 100 mila abitanti. Una norma che dovrebbe essere contenuta nel prossimo Dpcm ma che vede le Regioni contrarie.

Da alcuni giorni il sindaco di Palermo invoca la zona rossa per il capoluogo ma le sue richieste, al momento, sono rimaste senza risposta. E non c'è solo Leoluca Orlando a volere questo tipo di provvedimenti. Anche il sindaco di Gela e il commissario straordinario di Mistretta chiedono a gran voce il lockdown. Il primo cittadino del nisseno oggi ha ottenuto il provvedimento da parte del governo che ha così istituito lal zona rossa.

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