Un noto dj internazionale Joseph Capriati, 33 anni, è stato accoltellato dal padre e si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Caserta. Il padre, 61 anni, incensurato, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta per tentato omicidio. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tra padre e figlio sarebbe nata una lite per futili motivi poi degenerata. La lite avrebbe coinvolto il deejay e anche altri componenti della famiglia. Il padre a quel punto avrebbe afferrato un coltello da cucina, colpendo all’addome il figlio. Gli agenti hanno sequestrato l’arma. Joseph Capriati, che vive e lavora in Spagna ed era tornato a casa dei genitori a Caserta per la pandemia, è ricoverato al Sant'Anna e San Sebastiano. Il giovane è stato operato dal direttore del reparto di Chirurgia dei Grossi Traumi dell’ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, Alberto D’Agostino. «Il ragazzo - spiega il professore D’Agostino che gestisce le emergenze chirurgiche interne ed esterne dell’ospedale - è arrivato con una ferita potenzialmente mortale al torace, molto profonda che ha interessato i polmoni. È stato sottoposto anche a trasfusione. Al momento i parametri sono stabili e questo ci fa ben sperare, ma la prognosi resta ancora riservata per almeno altre 48 ore». Le condizioni stanno lentamente migliorando, anche se sono ancora gravi. La prognosi resta riservata e solo domani verrà sciolta dal primario del reparto di chirurgia interna. Intanto il 61enne papà del dj, arrestato per tentato omicidio e tuttora ristretto al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, essendo un ex appartenente alla Polizia Penitenziaria (ora in pensione), viene descritto come «un uomo devastato» per quanto accaduto. Probabilmente domani sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che dovrà decidere se tenerlo in cella o disporre la misura meno afflittiva dei domiciliari: il 61enne è incensurato e avrebbe già mostrato il suo «sincero pentimento" quando è stato ascoltato dai poliziotti della Squadra Volante della Questura di Caserta intervenuti a casa dei Capriati dopo il fatto. Dal punto di vista della ricostruzione di ciò che ha portato al ferimento, tutti i tasselli sono stati messi al loro posto: la lite è scoppiata per futili motivi, sembra prima tra il dj e la madre, con l’intervento successivo del padre; è poi degenerata tra spintoni, schiaffi e pugni, nonostante la stessa madre e il fratello del dj fossero intervenuti a più riprese per dividere i litiganti; secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, il 33enne Joseph avrebbe colpito il papà con un pugno, e questi ha preso il coltello colpendo il figlio in un gesto d’impeto. «Non mollare mai e credere nei propri sogni». È questo il motto postato sulla propria pagina Facebook continuamente da Joseph Capriati, all’anagrafe Giuseppe. Trentatrè anni, deejay e produttore musicale, viveva da anni in Spagna, ma era ritornato a Caserta all’inizio di dicembre nell’abitazione dei genitori a causa della pandemia e dello stop della movida. In questi mesi, nonostante le misure anti Covid avessero fortemente colpito proprio il suo settore, quello dei locali notturni, il giovane stava vivendo un periodo di grande soddisfazione personale; era da poco uscito il suo nuovo album ("Metamorfosi") e andava molto fiero, così come si legge dai suoi post sul social network, della collaborazione con l’artista napoletano James Senese nel singolo «New Horizons». Los Angeles, Amsterdam, North America, Argentina, Spagna, Capriati da Caserta, dove era iniziato il suo sogno, ne aveva fatta di strada portando la Campania sui più importanti palcoscenici della musica elettronica/techno nel mondo. Il 33enne aveva iniziato appena a 11 anni a Caserta come Dj resident del club Seven con lo pseudonimo di Prince Dj. Un primo album nel 2010 e dal 2012 dj resident a Le Grand di Ibiza. Suo anche il record di musica senza interruzione per 25 ore 30 minuti a Miami. Era a Caserta del 15 dicembre scorso. Talento internazionale, tanto da spingere lo scorso maggio l’assessore alla regione Campania, Lucia Fortini, a fare una video-diretta con lui sui social dal titolo «Regioniamo insieme». In quell'occasione il 33enne racconta la sua storia, «mi sono fatto da solo», ma poi dialoga anche con l’assessore per cercare di trovare degli obiettivi comuni per aiutare i talenti campani. Durante questa emergenza sanitaria aveva postato anche un video in cui lanciava un appello ai giovani della movida affinché usassero tutte le precauzioni possibili per evitare la diffusione del virus «in modo da ritornare presto ad una normalità economica e sociale». L’ultimo suo post risale al primo gennaio, quando con una foto con le dita in segno di vittoria augura «Felice anno nuovo 2021 a tutti, con il grande augurio di rivederci presto. Inviando tanto amore ed energia positiva». In queste ore sulla sua pagina Facebook si susseguono i messaggi da tutto il mondo che lo incitano a «resistere».