"Sicilia zona rossa per tre settimane": sul tavolo di Musumeci la relazione degli esperti del Cts
La Sicilia in pochi giorni potrebbe diventare zona rossa per tre settimane. Il Comitato tecnico scientifico, secondo le indiscrezioni che trapelano, dopo le due riunioni di ieri e oggi avrebbe già definito la relazione da dare al governatore Nello Musumeci, in considerazione dell’alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell’Isola. Non si escludono misure diversificate in relazione all’estensione dell’epidemia. Ora la parola spetta alla politica. Di sicuro la situazione della Sicilia al momento è una delle più delicate e negli ultimi giorni i contagi sono aumentati in modo costante: ieri l'Isola ha fatto registrare il tasso di positività più alto d'Italia. Inoltre nell’ultima settimana la Sicilia ha avuto il maggior incremento dei nuovi casi da Coronavirus rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane. È il dato che emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe riferito al periodo fra il 29 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021. Un aumento del 9% rispetto alla settimana precedente, peggio in termini percentuali ha fatto solo il Veneto (9,8%). Secondo il Cts siciliano la fascia arancione non sarebbe in grado di proteggere abbastanza la popolazione dal virus. Il confronto, nel Comitato tecnico scientifico, si è aperto ieri pomeriggio ed è terminato qualche ora fa, presenti ieri anche gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza. L'ipotesi di chiudere le scuole fino a fine mese allontana l'urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico. Per la scuola primaria si ipotizza l'astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla dad, come avvenuto nel primo lockdown, ma su disposizione dei sindaci, d’accordo con le Asp provinciali. La scuola dell’infanzia dovrebbe continuare ad essere in presenza. Diversi comuni dell’Isola, negli ultimi giorni, sono stati dichiarati «zona rossa» per l’alto numero di contagi. La Giunta regionale si è riunita per assumere decisioni in merito alle conclusioni del Comitato tecnico scientifico sull'attuale situazione pandemica in Sicilia. Al vaglio del governo Musumeci, in particolare, ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell'andamento del contagio da Coronavirus sul territorio siciliano. Pertanto, domani venerdì 8 gennaio rimarranno in vigore le disposizioni previste dal governo nazionale relative alla didattica, salvo in quei Comuni dove sono state già assunte iniziative diverse.