Nel 2020, secondo i dati diffusi dalla polizia, sono aumentati notevolmente i reati on line di natura sessuale commessi ai danni dei minori, con un aumento addirittura del 110% rispetto all’anno precedente. Questo, come riporta Leopoldo Gargano in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, anche a causa del Dad: pedofili e maniaci cercano di entrare in contatto in tutti i modi con i ragazzini, ben sapendo che sono costretti a casa e passano gran parte delle ore davanti al computer. Solo a Palermo si sono registrate già una decina di queste segnalazioni che hanno dato vita ad una serie di accertamenti per individuare chi e in che modo riesce ad intrufolarsi nelle piattaforme scolastiche. L’obiettivo principale sembrerebbe quello di disturbare le lezioni e rendere inefficace la didattica a distanza, diffondendo ad esempio le immagini di un film porno mentre sta parlando una professoressa. Non è chiaro cosa ci sia dietro ma per entrare nelle piattaforme delle scuole il metodo più semplice è quelle di avere il link della riunione, conosciuto da tutti gli studenti. Ma anche da loro amici, oppure familiari, che potrebbero usarlo all’insaputa degli stessi ragazzi. Per arginare questo fenomeno gli esperti informatici della polizia hanno intensificato il monitoraggio della rete e rafforzato il raccordo delle investigazioni attraverso i canali di cooperazione internazionale. L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola