È terminato dopo circa un'ora il vertice tra il premiere Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Cts. La riunione era stata convocata per fare un punto sull'emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, vedrà nelle prossime ore il Cts e i membri della Cabina di regia per il monitoraggio regionale. Tanti i temi da affrontare, dall'assegnazione delle nuove zone "colorate" al rientro a scuola, dai trasporti al coprifuoco che, verosimilmente, verrà anticipato alle 20.
Intanto, quello che è emerso dal vertice del governo è la possibilità di apprivare un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. Tutto ciò per valutare con più precisione l'andamento epidemiologico che la prossima settimana terrà conto anche delle restrizioni durante le festività natalizie. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce.
Entrando nello specifico, il 9 e 10 gennaio (sabato e domenica) l’Italia dovrebbe essere in zona arancione con chiusura di bar e ristoranti (aperti solo per asporto e domicili) e sarà vietato uscire dal Comune. Proprio questa decisione sarebbe stata presa durante la riunione dei capidelegazione che sarà formalizzata con un’ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza. Dal 7 gennaio e fino al 15, poi, verrebbe consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità.
Dovrebbe poi essere prorogato il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, potrebbe essere prorogata fino al 15 del mese.
Altra cosa fondamentale che sarebbe già stata decisa è che saranno anche cambiati i parametri di valutazione per le Regioni: con l’Rt a 1,25 scatterà la zona rossa, con 1 si andrà in arancione. L’area gialla, è stato sottolineato durante la riunione, non potrà avere allentamenti generalizzati.
Il premier Giuseppe Conte, secondo quanto appreso dall’Ansa, avrebbe inoltre detto che la didattica in presenza al 50% nelle scuole deve ripartire dal 7 gennaio.
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