Papa Francesco dona 4.000 tamponi anticovid per i senzatetto di Roma, e non si tratta del primo intervento del genere in poche settimane. Un modo per manifestare la vicinanza ai meno fortunati della Capitale, di cui - lo ha ricordato fin dal primo minuto del pontificato - è e si sente vescovo.
I tamponi provengono da una donazione fatta nei giorni scorsi dalla Slovenia, che quest’anni ha anche donato l’abete rosso per l’Albero di Natale di Piazza San Pietro.
Ora, grazie all’impegno dell’Elemosineria Apostolica, in collaborazione con l’Istituto di Medicina Solidale e l’Ifo San Gallicano, i tamponi verranno utilizzati per far accedere alla diagnosi i senza fissa dimora della Capitale, grazie anche a un accordo con Roma Capitale.
Ancora lo scorso 5 dicembre personale sanitario dell’Elemosineria Apostolica, inviato da papa Francesco, aveva somministrato vaccini antinfluenzali e tamponi per il Covid-19 nel cortile della parrocchia Beata Vergine Maria Immacolata di Torvaianica. Oltre trenta persone, i «più poveri tra i poveri», si erano messe in fila, rispettando il distanziamento sociale e con indosso la mascherina, e avevano ricevuto cure che difficilmente avrebbero potuto trovare nelle istituzioni sanitarie tradizionali.
Si trattava perlopiù di persone senzatetto o che si prostituiscono sul lungomare. Molte sono sprovviste di documenti e non hanno il medico di base. La maggior parte sono straniere e provengono dall’Argentina, dalla Colombia e dal Perù, alcune sono anche sieropositive e prive di mezzi. AGI
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