Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha pubblicato l'ordinanza relativa all’appello delle associazioni venatorie contro l’ordinanza del Tar di Palermo con cui, a seguito di ricorso di Legambiente, Lipu e Wwf, era stata sospesa parzialmente la stagione di caccia ed erano state bocciate numerose disposizioni del calendario venatorio 2020-2021, emanato dall’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera. Lo rendono noto le associazioni ambientaliste in una nota congiunta. Secondo il Cga, la sospensiva del Tar era adeguatamente motivata e basata su principi condivisibili; pertanto, viene confermata l'illegittimità della pre-apertura (ossia l’anticipazione della stagione di caccia per alcune specie) dei primi giorni di settembre; l’esclusione dall’elenco delle specie cacciabili di Pavoncella e Moriglione (uccelli migratori in declino in Europa, tipici delle zone umide); il divieto di immissioni e abbattimento di Fagiano e Starna; il prolungamento della caccia alla Beccaccia oltre il 10 gennaio. Sulla caccia al coniglio - sospesa perchè non sorretta da adeguati censimenti - permane l'obbligo per la Regione di rispettare il parere e le prescrizioni scientifiche impartite dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Legambiente, Lipu e Wwf, (patrocinate dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice), esprimono «soddisfazione per questa ulteriore vittoria giudiziaria contro la deregulation venatoria condotta pervicacemente dall’assessorato regionale all’Agricoltura».