Gli operatori sanitari non avranno l’obbligo di vaccinarsi contro l’influenza col rischio di subire sanzioni in caso di rifiuto. È quanto disposto dal giudice del lavoro del Tribunale di Messina accogliendo il ricorso presentato dal Nursind Sicilia tramite una propria iscritta difesa dal consulente legale nazionale del sindacato. Il giudice ha quindi disposto la disapplicazione del decreto dell’assessorato regionale della Salute numero 743 del 2020 e degli atti conseguenziali, decreto che imponeva l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale.
“È una vittoria di civiltà - afferma l’avvocato Domenico De Angelis che ha portato avanti le ragioni del Nursind - che riconosce il principio di autodeterminazione del cittadino e del lavoratore, nonché il diritto al lavoro ex art 36 della costituzione, avverso la paventata ipotesi della sospensione temporanea del lavoro di quanti non si volessero sottoporre al vaccino”.
Per Salvatore Calamia, coordinatore regionale Nursind, “la vittoria è tanto più importante dopo la recente pronuncia del Tar Palermo, anch’esso promosso dal Nursind Sicilia, che ha sostenuto che nella fattispecie trattasi di diritti inviolabili della persona umana, che non possono essere affievoliti certamente da un atto amministrativo”.
Il Nursind esprime dunque “compiacimento per l’importante successo giudiziario, dimostrando di perorare sempre la tutela dei lavoratori iscritti in ogni momento dell’esercizio della propria attività professionale e lavorativa. Provvederemo immediatamente a diffidare l’assessorato per la modifica del provvedimento vista la sua inapplicabilità e tutte le aziende pubbliche e private che imponessero la vaccinazione obbligatoria ai loro dipendenti”.
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