Continua a salire al ritmo di 7-800 decessi al giorno in media il drammatico computo delle vittime da Covid in Italia. Raggiunta oggi quota 60mila morti (60.078 per la precisione), uno ogni mille abitanti, il nostro Paese si conferma tra quelli in Europa (e al mondo) con il tasso di letalità peggiore.
Non sono tanto i numeri assoluti infatti a dover essere analizzati, ma il rapporto tra decessi e malati. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno sì quasi 290mila morti, ma su qualcosa come 15 milioni di contagi: il tasso di letalità è all’1,91%. L’Italia, invece, con i suoi 60.078 decessi su 1,7 milioni di casi, ha un tasso quasi doppio, il 3,47%.
Peggio di noi, tra i grandi Paesi europei, solo la Gran Bretagna, che ha superato prima di noi quota 60mila morti (ora è a 61.245) e ha una letalità del 3,55%. La Spagna, invece, registra oltre 46mila morti e un tasso del 2,75%, mentre la Francia ha un tasso del 2,35% con 55mila morti (e 600mila casi più dell’Italia, da qui l’inferiore letalità).
Fa storia a sé, come noto, la Germania, riuscita con meno di 20mila morti a rimanere con un tasso di 1,61%, meno della metà del nostro (con il doppio dei tamponi effettuati, dato non casuale). Anche i numeri dell’ultima settimana in Europa parlano chiaro: in media L’Italia ha avuto quasi 800 decessi al giorno, ossia 8,65 ogni mille abitanti.
In Spagna 4 morti ogni 100mila abitanti, in Francia 5,25, in Regno Unito 4,75, in Germania 2,65, nei Paesi Bassi 2,3, in Belgio 7,65, in Austria 8,05, in Svezia 2,2, in Romania 5,85, in Portogallo 5, in Polonia (l'unica peggiore di noi) 8,85, in Repubblica Ceca 8,3.
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