Giovedì 19 Dicembre 2024

Coronavirus, Arcuri: "Entro settembre tutti gli italiani avranno il vaccino"

Il commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri

"Il vaccino è lo strumento che ci permetterà di uscire da questa tragedia". Il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri rassicura sull'efficacia e sull'efficienza dei vaccini anti-Covid, dopo che avranno ottenuto il via libera di Ema e Aifa. Se la programmazione verrà rispettata "nei prossimi 15 mesi, da gennaio fino a marzo del 2022, arriveranno 202 milioni di dosi ed entro settembre avremo la possibilità di vaccinare tutti gli italiani", ha detto Arcuri, a "Mezz'ora in più" su Raitre, intervistato da Lucia Annunziata. Il piano studiato con Guerini e Speranza ha individuato nell’aeroporto di Pratica di Mare l’hub nazionale dal quale i vaccini verranno stoccati e partiranno verso 1500 punti di somministrazione. "Non abbiamo fatto molti spot, come successo in Germania, ma semplicemente trovato il luogo più sicuro, grande e baricentrico perché le forze armate possano continuare ad aiutarci in questa operazione. Stiamo pensando a una grande campagna identitaria, luoghi dove gli italiani andranno a vaccinarsi che siano evocativi e che diano il senso di come tutti noi usciamo da questa tragedia", ha spiegato Arcuri. Il vaccino sarà gratuito ma non obbligatorio, garantito a "tutte le persone che attraversano le nostre strade, purchè non lo facciano clandestinamente" e secondo alcuni criteri. "Abbiamo compreso che chi viene contagiato alla fine è immune per un periodo di qualche mese - sottolinea Arcuri - È quindi più urgente vaccinare chi non è stato contagiato, poi questo periodo di immunità per loro finirà ma non saranno né i primi e né i secondi a essere vaccinati". Il piano elaborato dal commissario e dal Ministero della Salute incassa anche la fiducia di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico: "Credo che l’impostazione data sia corretta - commenta a "Mezz'ora in più" -. In cosa può migliorare il Cts? Ci contestano troppa forza, anche la politica. Siamo in una situazione troppo critica, entriamo anche nella stagione dell’influenza e in un periodo in cui pronti soccorso saranno invasi con un raddoppio della criticità". "Avremmo potuto imporre un lockdown assoluto ma non possiamo permettercelo: la mediazione ci ha fatto propendere per misure molto restrittive", aggiunge Miozzo, che è stato vicino al ruolo di commissario alla sanità in Calabria. "Ho interpretato quell'incarico come avrei interpretato un disastro nel mio paese, chiedendo dei poteri straordinari. Evidentemente questo non è stato ritenuto opportuno o sono state fatte altre valutazioni. Avrei forse creato un precedente difficilmente gestibile", conclude.

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