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Tamponi dai medici di famiglia: il via slitta ancora, guai anche dal software

Tamponi dal medico di famiglia? In Sicilia non sblocca l’impasse in cui è caduto l’accordo, come racconta Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola. Prima che il servizio parta dovranno trascorrere almeno altre due settimane.

L’intesa è stata siglata tre settimane fa e prevede l’obbligo per tutti i medici e i pediatri di effettuare tamponi nel proprio studio o in sedi individuate dalla Asp. E prevede anche che i medici affianchino le Usca nelle cure domiciliari.

Il servizio però non è mai partito perché mancavano i tamponi e i dispositivi di sicurezza (tute, guanti, visiere, mascherine).

Le dotazioni sono adesso disponibili, ma il vertice fra i manager delle Asp e i sindacati ha fatto emergere altri problemi, soprattutto informatici: "Ci siamo accorti - spiega Luigi Galvano, leader palermitano della Fimmg, la sigla più rappresentativa - che i nostri sistemi di registrazione non sono compatibili con quelli usati dalle Asp e dalla Regione in questa emergenza. Dunque bisognerà trovare piattaforme compatibili altrimenti non potremo comunicare e registrare l’esito dei tamponi e le indicazioni terapeutiche". A Catania invece vanno ancora individuate le sedi in cui effettuare i tamponi.

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