Lunedì 23 Dicembre 2024

Coronavirus, Brusaferro: "Cinque regioni in scenario 4 e 11 ad alto rischio"

Il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro

Gli scenari sui quali lavoriamo sono quattro, oggi censiamo un Rt a livello nazionale in crescita riferito alla scorsa settimana e che non tiene conto degli effetti delle decisioni assunte dal governo. L’Rt viaggia intorno a 1,7, tutte le regioni sono sopra un Rt 1 e alcune significativamente superiori. Il quadro epidemiologico che emerge è di peggioramento sia in termini di nuovi casi che di progressione delle Rt". Così in conferenza stampa il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. "A livello nazionale - prosegue - si va verso lo scenario 4. Lo scenario 4 in alcune regioni è stato raggiunto. E’ una situazione grave, che si traduce in criticità in alcune regioni come quella che non è facile garantire il tracciamento. Per contrastare questo tipo di curva è importante ridurre le interazioni fisiche". "Non c'è la ricetta magica, il Paese ha assunto delle decisioni i cui effetti li vedremo alla fine della prossima settimana, dopo i famosi 15 giorni - ha ricordato -. Dall’esito delle analisi settimanali verranno decise ulteriori misure dove la curva di crescita è più significativa. È l’analisi dell’andamento della curva e l’importanza del monitoraggio condiviso che aiuta a capire quali decisioni adottare per modellare la curva". Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell’Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l’Rt ha superato la soglia dell’1.5. Mentre in Campania l’Rt è poco al di sotto dell’1.5, a 1.49. Sono i dati contenuti nel monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss, relativo alla settimana 19-25 ottobre 2020. Hanno superato la soglia dell’Rt 1.5 la Calabria (1.66) l’Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l’Umbria (1.67) e la Valle d’Aosta (1.89). (ANSA).

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